Migranti, naufragio al largo della Spagna: almeno 17 morti e 20 dispersi
Tredici persone sono morte vicino alla costa di Melilla, un'enclave spagnola nel nord-est del Marocco, e quattro corpi sono stati recuperati vicino a Cadice, a sud-ovest della Spagna
Diciassette migranti sono morti e altri venti risultano dispersi a seguito di un naufragio avvenuto al largo delle coste della Spagna. Erano partiti dal Marocco, a bordo di gommoni e con il mare in tempesta. Lo ha reso noto la Guardia spagnola, che lunedì 5 novembre 2018 ha soccorso un centinaio di persone.
Tredici persone sono morte vicino alla costa di Melilla, un’enclave spagnola nel nord-est del Marocco, e quattro corpi sono stati recuperati vicino a Cadice, a sud-ovest della Spagna. “Erano su una barca fatta di legno, molto vecchia” senza cibo nè acqua, ha fatto sapere la Guardia civil di Cadice, che sta ancora cercando tra le 17 e le 20 persone. Secondo i sopravvissuti, a bordo c’erano quaranta persone.
L’Andalucia è la nuova Lampedusa – Al 30 ottobre 2018 sono entrati in Spagna irregolarmente 53mila migranti, con un aumento del 153 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La stragrande maggioranza, circa 47.684, è arrivata a bordo di piccole imbarcazioni, il triplo rispetto al 2017.
Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dal ministero dell’Interno, nei primi dieci mesi dell’anno 1.775 barche sono state intercettate, 88,6 per cento in più rispetto all’anno scorso quando furono 941.
La maggior parte dei migranti è arrivata via mare (45.541) sulle coste della penisola e delle Baleari; altri 1.215 hanno raggiunto le Canarie; 572 sono entrati attraverso Melilla e 356 attraverso Ceuta, le due enclavi spagnole nel Marocco.
Nello stesso lasso di tempo, altri 5.698 sono passati attraverso i posti di frontiera delle due città autonome di Melilla 3.973 (+ 19 per cento) e 1.725 per Ceuta in calo del 6,8 per cento.
Il ministro degli Esteri Moavero: “Fronte comune con la Spagna” – La Spagna e l’Italia hanno concordato di mantenere una posizione comune davanti all’Unione europea in materia di immigrazione considerando che, sebbene vi siano differenze politiche, entrambi i paesi hanno un “interesse comune perchè la politica di immigrazione viene affrontata come politica europea”, hanno affermato in una conferenza stampa congiunta, avvenuta lunedì 5 novembre, i ministri degli Esteri dei due paesi, Enzo Moavero Milanesi e Josep Borrell. I due sono intervenuti alla fine di un incontro in cui hanno affrontato temi come l’immigrazione, il quadro finanziario dell’Unione europea e la sicurezza nel Mediterraneo.
“Manteniamo alcune differenze sulle politiche, ma abbiamo anche la volontà di trovare punti d’incontro” per risolvere i problemi nell’ambito europeo in maniera congiunta, ha spiegato Borrell. “Condividiamo una diagnosi del problema e l’impegno a consultarci per avere una posizione comune nell’Unione Europea”, ha detto Moavero.