Sarebbero più di 90 i morti nel naufragio di una imbarcazione al largo della Libia avvenuto durante la notte. A riferirlo la Ong medico-umanitaria Medici senza frontiere (Msf): “Hanno perso la vita in acque internazionali, dopo aver lasciato la Libia su una barca sovraffollata molti giorni fa”, scrive lo staff della Ong su Twitter.
La petroliera commerciale “Alegria 1”, ha soccorso gli unici quattro sopravvissuti, nelle prime ore del mattino. Sappiamo dal nostro contatto iniziale con la petroliera che i sopravvissuti hanno riferito di essere stati in mare per almeno quattro giorni, su una nave con quasi 100 persone a bordo”, hanno spiegato ancora da Msf, che gestisce una nave di assistenza umanitaria – la Geo Barents – nel Mediterraneo.
Alegria 1 si sta ora dirigendo verso la Libia, “ ignorando non solo le nostre offerte di assistenza medica – denunciano da Msf – ma anche l’invito a non riportare queste persone in Libia”. Durante la visita alla grotta di San Paolo a Rabat, il Papa ha rivolto la sua preghiera ai migranti che muoiono in mare.
“Aiutaci a riconoscere da lontano i bisogni di quanti lottano tra le onde del mare, sbattuti sulle rocce di una riva sconosciuta”, ha dichiarato Bergoglio. “Padre buono, concedi a noi la grazia di un buon cuore che batta per amore dei fratelli”, “Fa’ che la nostra compassione non si esaurisca in parole vane, ma accenda il falò dell’accoglienza”, è stata la preghiera del Pontefice.