Mediterraneo, una tragedia senza fine: 26mila migranti morti o dispersi negli ultimi 10 anni
Negli ultimi 10 anni sono morte 26mila persone che cercavano di attraversare il Mediterraneo: nel solo 2023, con la tragedia di oggi al largo di Steccato di Cutro, si è già superata quota 200 vittime.
Migranti che partono dall’Africa, dall’Asia, con lo scopo di cercare fortuna in Europa. Un sogno che annega al largo delle coste italiane e greche su tutte.
L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) tiene il conto delle vittime con il Missing migrant project, attivo dal 2014 e concentrato su tre rotte: Mediterraneo Centrale, Occidentale e Orientale. Di tutte, la prima è quella più “fatale” di tutte: collega l’Italia alla Libia e alla Tunisia, in questa tratta sono 17mila – tra morti e dispersi – le vittime della traversata.
La strage peggiore avvenne all’alba del 3 ottobre 2013, quando un barcone di 20 metri partito da Misurata, in Libia, si ribaltò di fronte Lampedusa: furono recuperati 368 corpi, una ventina andarono dispersi.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella afferma che non si possa più restare indifferenti di fronte a questa tragedia: “È indispensabile che l’Unione europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”.