Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Migranti

Perché Mediterranea non può essere accusata di immigrazione clandestina

Immagine di copertina

Da un lato la Guardia di finanza, che sta procedendo al sequestro della nave Mare Jonio. Dall’altra la procura di Agrigento, che ha aperto un fascicolo di indagini per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Sullo sfondo – o forse sarebbe meglio dire “dietro” – il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha chiesto a gran voce di arrestare gli “scafisti” a bordo di Mare Ionio, nave di Mediterranea, Ong italiana.

Il piano perfetto. Ma, guardando alle norme, non c’è il minimo cavillo giuridico con il quale si possa procedere all’arresto, o anche solo all’incriminazione, degli attivisti di Mediterranea.

In una nota le organizzazioni del Tavolo Asilo – A Buon diritto, ACLI, ActionAid, Amnesty International Italia, Arci, CNCA, Emergency, FCEI -MH, Focus CDS, Intersos, Legambiente, Medecin du Monde, Medici Senza Frontiere, Oxfam e Senza Confine – spiegano perché non esistono “presupposti oggettivi” per l’incriminazione dell’equipaggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

>>> Mediterranea a TPI: “Andare in Libia come voleva Salvini sarebbe stato un gravissimo crimine, non è un porto sicuro”

In base all’articolo 10ter del Testo Unico sull’Immigrazione, “lo straniero rintracciato in occasione dell’attraversamento irregolare della frontiera interna o esterna ovvero giunto nel territorio nazionale a seguito di operazioni di salvataggio in mare è condotto per le esigenze di soccorso e di prima assistenza presso appositi punti di crisi”.

Quindi, poiché la nave Mare Ionio batte bandiera italiana, i naufraghi sono di fatto già sul territorio nazionale. È pertanto obbligo dell’Italia – dice la legge – accogliere le persone messe in salvo in quanto, se allontanate, si configurerebbe un respingimento collettivo illegittimo.

Inoltre, nel caso in questione, “il soccorso è stato effettuato in ottemperanza agli artt. 490 e 1158 del codice della navigazione italiana”.

Continua sotto le immagini

Il Tavolo Asilo chiede quindi che “non venga dato seguito alla sollecitazione del ministro dell’Interno di mettere sotto accusa l’equipaggio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, poiché “non esisterebbero i presupposti oggettivi per tale incriminazione”.

Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone