Premio “Giornalisti del Mediterraneo”: Alessio Lasta vince l’edizione 2018
Dal 10 al 16 settembre Otranto ospiterà il Festival, durante il quale saranno conferiti vari premi ai giornalisti che si sono occupati di immigrazione e terrorismo
Il concorso “Giornalisti del Mediterraneo 2018” premia il giornalista di La7 Alessio Lasta, per il servizio Dreaming France. La rotta nella neve dei migranti sulle Alpi.
La consegna del premio si terrà il 16 settembre, alle ore 20.30, a Otranto, la città pugliese che ospita il Festival “Giornalisti del Mediterraneo”, dal 10 al 16 settembre.
Durante il Festival saranno premiati anche i vincitori delle varie sezioni tematiche del concorso.
Per la sezione “Pace e Immigrazione” il riconoscimento va a Gaia Monbelli autrice del servizio “Nigeria, viaggio all’inferno”, andato in onda sulla rete di Sky Tg24, mentre quello per la sezione “Mediterraneo e diritti negati” a Sara Lucaronicon “Migranti d’organi”, pubblicato sul settimanale L’Espresso.
Per la sezione “Terrorismo internazionale” le vincitrici sono Sara Manisera e Arianna Pagani con “Raqqa, le donne cecchino che terrorizzano l’Isis”, pubblicato sul settimanale Millenium.
Assegnato anche il Premio Giuria a Stefano Rizzato con “Nelle stanze del Labanof”, pubblicato sulle pagine del quotidiano La Stampa.
A ricevere il Premio “Città di Otranto” è Francesca Paci per il servizio “Nella Tunisia in rivolta”, pubblicato sulle pagine del quotidiano La Stampa.
La giornalista Asmae Dachan, riceve il Premio per la “Pace e l’Integrazione tra i popoli” per il servizio “Porto Franco”, pubblicato sul settimanale Panorama.
Premio per il “giornalismo d’inchiesta” a Paola Moscardino, per il reportage “I braccianti delle angurie a 1 centesimo” messo in rete sull’emittente La7.
Lucia Capuzzi vinceil premio per “il miglio reportage” per il servizio “Al di là della rete a Ceuta la porta (chiusa) del futuro” pubblicato sul quotidiano Avvenire.
Massimiliano Menichetti, Vatican News e Coordinatore del Centro Editoriale Multimediale della Città del Vaticano, (fuori Concorso) riceverà invece il Premio per “l’innovazione tecnologica” mentre a Laura Tangherlini, Rai News24 (fuori concorso) andrà il Premio per la “solidarietà e l’impegno civile”.
A ricevere il Premio “Caravella del Mediterraneo” 2018 sono Stefano Polli, Vice direttore dell’Ansa e Coordinatore del progetto “InfoMigrants” e Paolo Messa, Fondatore del Portale Formiche.
Il concorso “Giornalisti del Mediterraneo” è organizzato nell’ambito dell’omonimo Festival. È promosso e organizzato dall’Associazione “Terra del Mediterraneo”, in partnership con il Comune di Otranto; la Regione Puglia, Assessorato alla Cultura e Promozione Turistica; l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise.
“Sono tanti i talenti – spiega Tommaso Forte, giornalista e autore dell’evento – che ci permettono, attraverso i propri lavori, di conoscere storie che altrimenti rimarrebbero nascoste. È il caso di alcuni Paesi del bacino del Mediterraneo dove le cosiddette guerre di religione, i conflitti e la mancanza di dialogo negano ai cittadini diritti civili e una convivenza pacifica tra popoli”.
“Il Festival – aggiunge Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto – è una vera occasione di confronto e di dialogo sui temi del Mediterraneo. Un dialogo che, con il Festival, si materializza sempre più grazie alla annuale presenza di ambasciatori, consoli, rappresentanti di istituzioni italiane ed estere, esperti in relazioni internazionali, reporter, e che auspico possa portare davvero a un cambiamento epocale in cui riconoscersi diversi come persone ma uguali come cittadini”.
“L’acutizzazione della crisi politica europea sulla questione dei migranti rende ancora più attuale questa decima edizione del Festival”, dice Lino Patruno, presidente della giuria.“Sono proprio questi i temi sui quali ci sono giunti gli apporti di un numero record di partecipanti dalle principali testate nazionali e non solo, anche quest’anno con nutrita presenza femminile e con grande qualità. Racconti in prima linea dei drammi quotidiani di un mare da tempo tornato al centro del mondo”.