“Sapete la differenza tra me e Prince Jerry?”: il commovente discorso dello studente (che fa infuriare la Lega)
“Sapete la differenza tra me e Prince Jerry? Io sono vivo. Lui è morto”. Inizia così il toccante discorso di Alberto Rosada, presidente del Consiglio degli Studenti, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Padova.
“Io potrò andare in Erasmus. Lui, già laureato, per cercare un futuro migliore è dovuto passare attraverso l’inferno libico e il Medierraneo”. E ancora: “Altre differenze? Il colore della pelle. Lui era nigeriano, io sono italiano”.
E “proprio perché sono italiano la mia vita, per qualcuno, sembra valere di più”. Parole toccanti, dure e al tempo stesso commoventi, che non sono state prese affatto bene da Roberto Marcato, assessore della Regione Veneto allo Sviluppo economico, che ha assistito al discorso al fianco della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Un intervento evidentemente non gradito dall’assessore del Carroccio, che più volte mostrato chiari segnali di insofferenza.
Chi era Prince Jerry
Nigeriano e genovese. 25 anni. Dottore in chimica che si occupava del recupero vestiti usati per una cooperativa. Prince Jerry è il “migrante” che si è tolto la vita gettandosi sotto un treno a Tortona.
Sbarcato due anni e mezzo fa sulla costa di Agrigento dopo aver trascorso diversi mesi in quello che Alberto Rosada ha definito “inferno libico”, è diventato il simbolo di chi si oppone alla stretta sui permessi di soggiorno voluta da Matteo Salvini e dalla Lega.
La Lega contro il discorso della studente
Ed è stato proprio l’assessore leghista a criticare fortemente il discorso del giovane studente: “Ognuno ha le sue idee, ma trovo che questo intervento fosse del tutto inadeguato per il luogo e la situazione”.
“È stata un’azione politica, e trovo che se uno vuole far politica ne ha tutto il diritto”. Però, “si candidi, monti un palco e parli di quello che vuole. L’inaugurazione è stata sfruttata per fare un comizio”.