La lettera di De Magistris alla Sea Watch: “Se Salvini chiude i porti, vi verremo a prendere in mezzo al mare”
Il primo cittadino scrive al comandante della nave che ha salvato 32 migranti e che dal 22 dicembre attende di poter sbarcare in un porto sicuro
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha scritto una lettera al comandante della nave Sea Watch 3 per manifestare la disponibilità del capoluogo campano ad accogliere l’imbarcazione carica di migranti che dal 22 dicembre attende di poter sbarcare in un porto sicuro.
“La preoccupazione per le condizioni delle persone che avete sottratto al mare mi spinge, a nome dell’intera città di Napoli, a chiederle formalmente di volgere la prua verso la nostra città certi che sarete accolti nel nostro porto”, si legge nella lettera.
De Magistris deve fare i conti con la posizione ferma del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che ha già ribadito che “i porti italiani sono chiusi”: “Abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti. I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini”, ha detto Salvini.
Il sindaco di Napoli, allora, scrive al comandante: “Se la protervia del ministro dovesse spingersi fino ad impedirle di entrare, sappia che abbiamo già disponibili 20 imbarcazioni che, in sicurezza, raggiungeranno la Sea Watch 3 per portare a terra le persone che lei sta ospitando”.
La lettera di de Magistris è stata pubblicata sul profilo Twitter di Sea Watch Italia.
La nave della ong il 22 dicembre 2018 ha salvato nel mar Mediterraneo 32 migranti e da allora è ancora in mare in attesa di poter attraccare in un porto sicuro. A questa vicenda si somma quella della nave Sea Eye, a bordo della quale ci sono altri 17 migranti.
Mercoledì 2 gennaio 2019 Malta ha concesso alle due imbarcazioni di entrare nelle acque maltesi per ricevere assistenza, negando però la possibilità di attraccare in porto. Il giorno successivo, secondo fonti non ufficiali, Francia, Germania e Paesi Bassi avrebbero manifestato la propria disponibilità ad accogliere parte dei migranti salvati.