Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Migranti

C’è un modo per aggirare il decreto Sicurezza senza infrangere la legge

Immagine di copertina

Diversi Comuni hanno fatto ricorso al Testo unico sull'immigrazione per poter registrare i migranti all'anagrafe e aggirare così il decreto Salvini

Alcuni Comuni italiani hanno trovato un modo per aggirare il decreto Sicurezza senza infrangere la legge.

A differenza delle iniziative prese dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e dai presidenti delle Regioni di Toscana, Umbria, Marche, Piemonte ed Emilia-Romagna, non si tratta di disobbedienza civile ma di una “modalità creativa” di recepimento del provvedimento voluto dal ministro dell’Interno.

Al centro della questione vi è l’impossibilità di iscrivere all’anagrafe i richiedenti asilo con permesso di soggiorno umanitario e la conseguente perdita di diversi diritti fondamentali come l’accesso all’assistenza sanitaria, la ricerca di un lavoro o l’apertura di un semplice conto corrente.

I sindaci di Jesi, in provincia di Ancona, e di Mugnano di Napoli hanno però trovato un modo per aggirare il problema senza andare contro la legge. Il primo cittadino di Jesi ha spiegato ad Avvenire che il decreto Sicurezza non vieta l’iscrizione in linea generale, “ma non riconosce il permesso di soggiorno come titolo valido per la registrazione”.

Il Testo unico sull’immigrazione invece ammette che dopo tre mesi di dimora abituale il Comune sia obbligato a riconoscere l’iscrizione all’anagrafe. Il migrante quindi può fare affidamento sul sistema di accoglienza del Comune per i primi tre mesi in Italia, a seguito dei quali può essere iscritto nell’anagrafe temporaneo, potendo così usufruire dei relativi diritti, sulla base del Testo unico sull’immigrazione.

Così facendo, il comportamento dei sindaci non viola la legge ma anzi sfrutta un altro provvedimento in vigore, aggirando così l’articolo 13 del decreto Sicurezza.

La norma in discussione stabilisce che il permesso di soggiorno per la richiesta di asilo non è sufficiente l’iscrizione anagrafica, ma il Testo Unico immigrazione equipara ogni straniero regolarmente soggiornante al cittadino italiano. Dopo tre mesi quindi il Comune può procedere alla registrazione all’anagrafe dei migranti.

Leggi anche: Decreto immigrazione e sicurezza: tutti i dubbi sulla costituzionalità
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone