Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 08:11
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Migranti

Casarini? Odiatelo se volete, ma quel che conta sono i migranti che ha salvato

Immagine di copertina
Luca Casarini durante una conferenza stampa organizzata sulla nave Mare Jonio del progetto "Mediterranea". Credit: ANSA / IGOR PETYX

"Vi sta sulle palle Casarini? Fatti vostri, amici miei. Casarini non ha niente a che vedere con quei 50 disperati lasciati alla deriva". Il commento di Giulio Cavalli

Giuro, non volevo crederci. È vero che è sotto gli occhi di tutti ma ogni volta mi sforzo di non abituarmi. Dunque, le altri navi non andavano bene perché battevano bandiera di altre nazioni e quindi dovevano andarsene là da dove erano partite e invece la Mare Jonio non va bene perché “sono quelli dei centri sociali” e quindi anche se batte bandiera italiana non può attraccare (o almeno, ci hanno provato) perché l’Italia che difende il ministro dell’inferno Salvini è solo la sua, i suoi, quelli che sono con lui, quelli simili a lui, quelli che appoggiano le sue idee e nessun altro.

E così, come una stregoneria, sparisce il fatto in sé (ovvero il salvataggio di una cinquantina di disperati) e tutti giù a parlare di Casarini, di quanto sia sporco e cattivo, come stercorari archeologici pronti a recuperare le sue foto peggiori, a dimostrare che l’ha fatto apposta (e certo, ve li immaginate le vittime delle carceri liberi che decidono di farsi frustare o stuprare per un paio di giorni in più per il gusto di mettere in difficoltà Salvini?).

Vi sta sulle palle Casarini? Fatti vostri, amici miei. Casarini non ha niente a che vedere con quei cinquanta disperati lasciati alla deriva e non è certo lui (l’Onu, solo per dirne uno) a dirci che la Libia è un guazzabuglio di torturatori, criminali e scafisti di notte che fanno i poliziotti di giorno. Ce l’avete chiaro?

Non c’entra nulla Casarini con le brutture libiche e tantomeno con l’ordine illegittimo di non fare entrare una nave italiana in situazione di emergenza (e di cattive condizioni meteo) dentro un porto italiano. E, volendo vedere, è illegittima anche la circolare che Salvini sventola tutto contento visto che quelle cose avrebbe dovuto scriverle al suo collega Toninelli, che è il ministro che dovrebbe essere chiamato in causa e invece come al solito è un fantasma.

Così, come quelli che puntano il dito su Greta al posto di parlare dell’ambientalismo come problema a ormai planetario, anche quelli che se la prendono con Casarini sono gli stolti che guardano il dito che indica la luna.

Spostare l’attenzione da una fatto a una persona, come nelle più basilari regole della comunicazione commerciale non ha niente a che vedere con la politica, con l’etica e nemmeno con il giornalismo.

E invece questo Paese ogni giorno, a velocità smisurata crea eroi immaginari, ingoia nemici immaginari e ora si diverte anche a inventarsi fiancheggiatori pur di non ammettere il fallimento totale di una politica che non riesce a lasciare 240 persone morte in mare nel Mediterraneo solo dall’inizio dell’anno e la mostruosa percentuale dell’11 per cento di morti rispetto al 3 per cento dell’anno scorso.

Loro non ce l’hanno con Casarini: loro odiano tutti quelli che vanno a ficcare il naso dove non dovrebbe esserci nessuno perché la mostruosità si possa compiere senza disturbare il potere. E così anche oggi siamo qui a parlare di Libia come Paese civile e porto sicuro e indignarci piuttosto per il rapporto di Casarini con i centri sociali. Una roba da non credere. Se non fosse che sta accadendo davvero.

Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Ti potrebbe interessare
Migranti / Migranti: il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma per il rimpatrio di richiedenti asilo dall’Albania
Migranti / Migranti: il tribunale di Roma non convalida il trattenimento dei 12 richiedenti asilo trasferiti in Albania
Migranti / Migranti, naufragio nella Manica: muore un neonato
Migranti / Migranti, naufragio nel Canale della Manica: almeno 12 morti
Migranti / Migranti, Onu: “Gli sbarchi in Italia sono aumentati del 7 per cento ad agosto rispetto al mese precedente”
Migranti / Reportage dall'Etiopia: ecco da dove partono i migranti climatici
Migranti / Esclusivo TPI – Diario di un salvataggio sulla rotta migratoria più letale del mondo
Migranti / Migranti, la denuncia dell'Oim: 399 morti e 487 dispersi nel Mediterraneo centrale nel 2024
Migranti / Migranti, dopo 7 anni si chiude il caso della nave Iuventa: tutti prosciolti
Migranti / Migranti, sbarchi anche a Natale: a Lampedusa approdate quasi 300 persone