Autostima, fiducia e rinascita: l’intervista a Luca Romito
In una società che va sempre più veloce, tutti noi siamo portati a rincorrere i nostri traguardi personali e professionali, per cercare di raggiungere finalmente quell’agognata felicità che spesso sembra essere solo un miraggio. In questo contesto, avere piena consapevolezza delle proprie capacità e dei propri bisogni, amare le proprie peculiarità e vivere le relazioni nel migliore dei modi rappresentano le leve principali che possono davvero fare la differenza.
Per approfondire questo tema, abbiamo intervistato Luca Romito, formatore online, presente su Instagram con il suo profilo Luca ViviFelice, che con i suoi video, live e corsi, supporta tanti utenti con consigli e suggerimenti per migliorare l’autostima e l’amore per sé stessi. Ecco cosa ci ha detto.
L’idea nasce da una mia predisposizione all’introspezione e al lavoro su me stesso. Poi, letteralmente per gioco (e per sfogo personale) ho iniziato a registrare dei video che erano un diario personale di riflessioni sul rapporto con sé stessi e gli altri. Quando ho iniziato a pubblicare questi video hanno incontrato il favore del pubblico che effettivamente ci si rivedeva. E da lì, pian piano, ne è nato un lavoro. I miei corsi sono tutto online, il che offre la possibilità di frequentarli da casa, magari nei ritagli di tempo. Con la pandemia ho visto un boom di utilizzo dei miei servizi, credo per due motivi: da un lato le persone erano chiuse in casa ed avevano più tempo libero, dall’altro l’isolamento ha acuito il senso di solitudine che dà un forte colpo all’autostima.
Principalmente donne il che è incredibile. Lo dico perché all’inizio io mi rivolgevo agli uomini proprio perché da uomo mi sembrava più immediato rivolgermi a loro. Invece no, la quasi totalità di chi mi segue è donna con una fascia d’età fra i 20 e i 45 anni. Però sto assistendo ad una inversione di tendenza: nelle fasce più giovani si stanno iniziando ad avvicinare tanti ragazzi. Lo noto perché su Instagram la percentuale degli uomini si aggira sul 7% mentre su TikTok (al momento popolato prevalentemente da giovani e giovanissimi) la percentuale di maschi si attesta quasi al 30%. Questo mi fa un enorme piacere e per me è specchio del fatto che si stia sdoganando l’introspezione anche da parte maschile. Insomma, stiamo capendo che i problemi d’amore e le dinamiche emotive non sono ad unico appannaggio delle donne, il che è un bene.
Sono per me due argomenti di primaria importanza. Per riallineamento intendo il bisogno di ognuno di noi di soddisfare i sei bisogni fondamentali: amore, importanza, sicurezza, varietà, crescita e contributo. Questi sono i bisogni che ogni essere umano sulla Terra ha, senza distinzione di genere, età o altro. La fiducia è forse ancora più importante, senza di essa l’intero genere umano non sarebbe ciò che è. Il punto è che in una società complessa come la nostra, fidarsi degli altri diventa sempre più difficile. Dobbiamo, quindi, imparare a comprendere nel più breve tempo possibile di chi fidarci e chi no ma non solo.
Questo si collega proprio al punto precedente: la fiducia. Io sono felice ed orgoglioso del fatto che intorno al mio lavoro si siano creati dei gruppi spontanei di amici. Di quasi la totalità di questi gruppi io so poco o nulla. Il mio lavoro (i miei video, le mie storie su Instagram e TikTok, Youtube e Facebook) sono stati una buona scusa per tante persone per conoscersi ed incontrarsi. La chiave è avere un interesse comune e la condivisione di valori. In questo modo le persone si sentono accolte e non giudicate e questo le aiuta ad aprirsi con serenità.
Il tema dell’autostima è un tema che spesso viene frainteso. Arriviamoci con il ragionamento. Quando stimiamo qualcuno? Quando lo riteniamo capace di fare qualcosa. Ecco, lo stesso vale per noi stessi. Noi stimiamo noi stessi quando ci riteniamo capaci di fare qualcosa. Quindi l’autostima è la consapevolezza di essere bravi in qualcosa basata sui risultati concreti. Quindi la prima consapevolezza è che l’autostima si crea con l’azione pratica. Non esistono alternative.
La Programmazione Neurolinguistica altro non è che uno dei tanti strumenti. A me personalmente piace, mi sembra utile ed efficace, ma non ne faccio il centro del mio lavoro. È, come dicevo, uno strumento. In particolare la PNL (abbreviazione per Programmazione Neurolinguistica) ha avuto la furbizia di “rubare” alla psicologia tradizionale alcune tecniche di miglioramento personale, molto potenti ed efficaci. Io ritengo che un buon percorso psicologico ed un buon lavoro di sviluppo personale possano essere la chiave per una vita davvero soddisfacente e felice.
Se ne dovessi dire solo una sarebbero le relazioni sociali. Imparare a stare bene con gli altri, oltre ad essere bello e sano, è un ottimo modo per mettere in luce i propri doni, ma allo stesso tempo riconoscere velocemente le proprie zone d’ombra. Per me le relazioni sociali sono uno strumento meravigliosamente efficace di auto analisi e conoscenza di sé. Circondarsi di belle persone e non poche, ma tante, è la strada migliore per ritrovare il proprio equilibrio e la propria felicità. E questo lo dico da ex lupo solitario. Comprendere il fatto che le persone siano una ricchezza inestimabile ha salvato la mia vita e mi ha donato tutto quello che ho ora. Spero lo possa fare anche con tante altre persone.