Stufi dei gruppi Whatsapp? Adesso c’è un modo per evitarli
Whatsapp e i gruppi: il male del mondo? Se spesso le chat comuni sono molto utili ad organizzare eventi, mettersi d’accordo senza dover sentire ogni persona singolarmente e comunicare senza fraintendimenti con più amici insieme, altre volte vengono detestate per le loro numerose notifiche. E la fatidica frase “X ha abbandonato il gruppo” è dietro l’angolo.
Da oggi c’è una grande novità: lo stop all’ingresso in chat di gruppo senza consenso. WhatsApp rivoluziona così le regole, regalando un sospiro di sollievo per tutti coloro che si trovano loro malgrado inseriti in discussioni comuni senza volerlo.
Si tratta di un aggiornamento a cui l’app di messaggistica starebbe lavorando, che permetterà all’utente di decidere chi può aggiungerlo ai gruppi: tutti, nessuno o solo i propri contatti.
Come funzionerà? La novità è ancora in fase di sviluppo, ma una volta messa a punto rivoluzionerà il modo di vivere le chat di gruppo su WhatsApp.
Secondo WABetaInfo, la nuova funzione, disponibile nei prossimi aggiornamenti beta di iOS, per poi, in futuro, arrivare anche su Android, permetterà nel proprio profilo di decidere chi può aggiungerlo ai gruppi (tutti, nessuno o solo i propri contatti).
Nel primo caso l’utente potrà essere sempre aggiunto in tutti i gruppi; nel secondo non potrà essere aggiunto direttamente nei gruppi ma riceverà una richiesta valida 72 ore ogni volta che qualcuno tenterà di aggiungerlo al gruppo, mentre nella terza opzione, “i miei contatti”, l’utente potrà essere sempre aggiunto nei gruppi nella lista contatti.
E questa non è l’unica novità. D’ora in avanti sarà possibile anche scoprire se il partner ci tradisce grazie all’app di messaggistica WhatsApp. C’è chi considera tradimento anche uno scambio di messaggi.
L’infedeltà attraverso i social media e le app di messaggistica come WhatsApp è in effetti un fenomeno in crescita, e solitamente può assumere due diverse forme: la prima forma di tradimento è quella implicitamente sessuale.
Il partner passa molto tempo a piazzare “like” e fare apprezzamenti su Facebook, Instagram e simili; o a flirtare con gli altri utenti iscritti a questo genere di app.
La seconda forma di tradimento riguarda il tempo che si spende sui social media o a messaggiare: il tradimento può essere considerato tale quando il partner passa più tempo a interagire con i propri follower rispetto al tempo che dedica alla relazione.
In ogni caso non tutte le coppie hanno la stessa definizione di tradimento. Scambiarsi qualche messaggio, flirtare in un bar, avere qualche piccola fantasia segreta: sono veri e propri tradimenti? Per tutti quelli che risponderebbero di sì, ora c’è un modo per scoprire se il partner effettivamente ci sta tradendo.
L’app offre a tutti quei partner sospettosi e gelosi questa funzione.