Vizi da star, dalle automobili ai videogiochi: chi sono i vip italiani più spendaccioni?
Vizi da star. Chi più e chi meno, le celebrità italiane (e non solo) sanno sempre come premiarsi e lo fanno in modo del tutto stravagante.
Quali sono gli acquisti più costosi di una celebrity? Tra vacanze, jet privati, vestiti, scarpe e gioielli, per non parlare di mega party esclusivi, le star hanno l’imbarazzo della scelta per sperperare le proprie fortune.
Il vizio più gettonato a cui nessuna star può rinunciare è sicuramente l’automobile. Prendiamo ad esempio Lapo Elkann, che ha richiesto un’auto personalizzata tutta mimetica, o ancora Mario Balotelli, che ha ricoperto interamente la sua Bentley Continental con un involucro in vinile mimetico.
C’è chi, poi, il vizio ce l’ha per eredità. Prendiamo Elettra Miura Lamborghini, soprannominata anche la Paris Hilton Italiana: è una delle più famose ereditiere italiane, regina dei reality e degli abiti luccicanti (e leopardati) che nel 2019 si metterà alla prova in qualità di giudice per The Voice of Italy. Abituata a una vita sfavillante, Elettra è una star che si annoia in fretta ed ecco perché tende a stravolgere spesso il suo aspetto. Un esempio? I suoi piercing, circa quaranta sparsi per tutto il corpo, cambiano con frequenza e la nota ereditiera ama scegliere pietre preziose sempre diverse per un tocco ancora più glamour.
Ma non soltanto i gioielli regalano la felicità: per alcune star, lo fanno anche i videogiochi. Un esponente della categoria è Fedez, marito dell’influencer Chiara Ferragni che, proprio da quest’ultima, ha ricevuto in regalo per il suo ventisettesimo compleanno una console vintage.
Un altro appassionato del genere è Francesco Facchinetti, cantante ed ex di Alessia Marcuzzi, che custodisce nella sua dimora a Mariano Comense un’intera stanza dedicata ai videogiochi: il suo angolo delle meraviglie prevede ben otto postazioni, frutto di una collezione ottenuta durante i viaggi in giro per il mondo.
Vizi da star, che non devono avere necessariamente un pretesto per essere “spendaccioni”.