Cutugno vola a Kiev per un concerto: “Non sono una spia filocomunista”
Il cantante italiano Toto Cutugno è atterrato in Ucraina il 21 marzo, nonostante le minacce del Governo di Kiev di inserire anche lui, come Al Bano, nella “black list” degli artisti non graditi nel paese.
“È stato bellissimo tornare in Ucraina. Avevo un cappello e gli occhiali e quando siamo andati al controllo dei passaporti, non mi hanno detto niente. Non mi hanno neanche fatto togliere cappello e occhiali”.
“All’uscita c’era una troupe che mi ha intervistato, l’albergo è bellissimo. Tutto bene”, ha raccontato Cutugno nel corso di un’intervista rilasciata al programma Rai1 La vita in diretta commentando il suo ritorno ieri sera a Kiev.
Nella capitale ucraina il cantante si esibirà il 23 marzo, in barba a quei deputati ucraini che hanno di recente inviato una lettera ai servizi di sicurezza di Kiev per chiedere che anche a Cutugno fosse proibito entrare nel paese per le sue presunte posizioni filo-russe.
“Questa gente ama la mia musica e non li voglio deludere. Voglio che questo deputato venga al mio concerto. Io sono uno vero e in tutto il mondo la gente apprezza le mie canzoni. Questo deputato non può dire che sono una spia filocomunista, tiri fuori le prove. È un’offesa alla mia dignità”, ha continuato il cantante nella sua intervista.
Nel corso della diretta con la Rai il cantante ha anche accartocciato simbolicamente una copia delle lettera inviata dai deputati ucraini in segno di sfida.