I 13 libri insospettabili che fingiamo di aver letto
Dalle Cronache di Narnia al Padrino, un sondaggio condotto nel Regno Unito mostra le bugie che diciamo più spesso sulle nostre abitudini di lettura
Mentire sulle proprie abitudini di lettura potrebbe essere più comune di quanto pensiamo. Secondo il sondaggio condotto dal gruppo Reading Agency nel Regno Unito in occasione della giornata mondiale del libro, il 41 per cento delle 2mila persone adulte intervistate ha ammesso di aver detto una bugia in relazione ai libri che affermano di aver letto.
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La percentuale aumenta se si considera solo la generazione dei millennials. Il sondaggio mostra che il 64 per cento dei giovani tra i 18 e i 24 anni racconta frottole sul numero o sul genere di libri che hanno letto.
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, i libri oggetto di queste bugie non sono i classici che si studiano a scuola, ma serie molto popolari. Spesso si tratta di storie da cui sono stati tratti celebri adattamenti cinematografici. Non è un caso infatti che in cima alla lista ci sia la celebre serie di James Bond di Ian Fleming.
Un quarto dei millennials, invece, ammette di aver mentito sul fatto di aver letto Il signore degli anelli di JRR Tolkien, mentre in realtà ha soltanto visto i film.
Otto anni fa, invece, i lettori avevano altre ambizioni di lettura sulle quali mentivano. I primi quattro libri della lista erano infatti 1984 di George Orwell, Guerra e Pace di Lev Tolstoy, Ulisse di James Joyce e La Bibbia.
Ma perché mentiamo sui libri che abbiamo letto? Probabilmente, secondo il giornalista David Barnett del Guardian, il motivo della menzogna non è la vergogna per non aver letto queste storie, ma la volontà di impressionare le persone con cui si parla.
I dati mostrano inoltre che gli uomini mentono più delle donne, e che un uomo su cinque mente sulla lettura persino durante i colloqui di lavoro. Altre situazioni in cui si mente maggiormente sono il primo incontro con i potenziali futuri suoceri, i commenti sui social media e, ovviamente, gli appuntamenti.
Qui sotto l’elenco completo dei libri sui quali si mente maggiormente nel Regno Unito:
1. I romanzi di James Bond, Ian Fleming
2. Il signore degli anelli, JRR Tolkien
3. Le cronache di Narnia, CS Lewis
4. Il codice da Vinci, Dan Brown
5. Hunger Games, Suzanne Collins
6. Trainspotting, Irvine Welsh
7. Il mago di Oz, L Frank Baum
8. Il diario di Bridget Jones, Helen Fielding
9. Uomini che odiano le donne, Stieg Larsson
10. Il padrino, Mario Puzo
11. Qualcuno volò sul nido del cuculo, Ken Kesey
12. L’amore bugiardo, Gillian Flynn
13. Il cacciatore di aquiloni, Khaled Hosseini
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