Fanno sesso orale durante un concerto, il cantante li filma e il video diventa virale
Praticano sesso orale nel bel mezzo della folla, durante un concerto del loro gruppo preferito. Una coppia è stata immortalata mentre si lasciava andare a effusioni poco adatte ai luoghi pubblici, durante una performance del gruppo punk-metal Behemoth, in Danimarca.
È stato il leader della band a riprendere la scena che si è svolta proprio davanti al palco su cui lui e gli altri artisti del gruppo si stavano esibendo in occasione del Roskilde Festival.
Nergal, nome in arte di Adam Darski, ha poi postato la foto su Instagram, insieme a un lungo ed entusiasta commento sull’accaduto.
“Beh, non sono un veterano ma ho visto delle cose. Ho visto tante cose… Ieri abbiamo concluso la nostra stagione dei festival al leggendario Roskilde in Danimarca. Lo show è stato davvero buono, molto serrato e con una risposta appassionata da parte della squadra vichinga locale”.
“Sono felice di vedere QUALSIASI reazione alla nostra musica. Accetto tutto tranne l’indifferenza. Ma in quasi 30 anni di carriera non ho MAI visto una coppia che limona proprio davanti al palco nell’epicentro del f****o pit! Porca p****a! Una donna mezza nuda era inginocchiata davanti a un tizio mezzo nudo succhiandoglielo per buoni 5-10 minuti mentre lui alzava i pugni e cantava le nostre canzoni d’amore!”
“Quanto è figo, eh! È bello sapere che i Behemoth stanno corrompendo legioni di fan su così tanti livelli! L’AMORE È LA LEGGE, DEPRAVAZIONE DA PROFESSIONISTI”.
Come prevedibile, il video ha fatto il giro del web e dei social danesi, suscitando violente reazioni, spesso di dissenso, da parte del pubblico. Ma Nergal, la cui band polacca è nota per lo spirito trasgressivo e la vicinanza al satanismo, non ha lasciato correre su quella che lui vede come un’ondata di bigottismo.
Sempre su Instagram, il cantante ha condannato i critici del gesto della coppia che ha praticato sesso orale durante il concerto. “Il rock come genere è figlio del dio Dioniso. Il rock equivale a vitalità, libertà e… sesso! Chi siamo noi per costringere altre persone a standard che spesso non riusciamo nemmeno noi a rispettare? Il giudizio su cosa è perverso e peccaminoso appartiene alla religione. Lasciamolo fuori dalla musica”.