Il selfie distorce la percezione della propria immagine
Selfie effetto dismorfia | Tra i millennials è in crescita la tendenza a ricorrere alla chirurgia estetica per richiedere “ritocchini” al viso, e la colpa pare sia proprio dei selfie.
L’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery l’ha ribattezzata “selfie dismorfia”, sempre più frequentemente infatti i giovani si rivolgono al medico per correggere difetti estetici inesistenti.
Difetti che le ragazze notano guardandosi attraverso lo schermo dello smartphone.
I social e gli autoscatti hanno cambiato la percezione della propria immagine, soprattutto tra le giovani generazioni che più di tutti fanno uso di questi strumenti tecnologici.
Il risultato è un rapporto conflittuale con se stessi. Al 40esimo Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) di Roma è emerso questo effetto selfie.
“Questa è la prima generazione che si rivolge alla medicina estetica e che è cresciuta con la tecnologia e con i selfie”, ha spiegato Emanuele Bartoletti, presidente della Sime.
“Ma le inquadrature poco naturali, fatte spesso dal basso verso l’alto, con una sola mano, di profilo e a tre quarti, fanno venir fuori degli inestetismi che nessuno normalmente vede”.
“Perciò, spesso ci arrivano donne tra i 25 e i 30 anni – continua Bartoletti – che chiedono la correzione di inestetismi che non esistono come la ridefinizione del naso, degli zigomi o dei solchi naso-genieni”.