“Sono venuta a fare una passeggiata o a cantare?”, Patty Pravo gela Claudio Bisio
I microfoni non funzionano e la cantante si innervosisce
Patty Pravo arriva sul palco dell’Ariston ed è subito show. Insieme al rapper Briga, la cantante romana viene presentata da Claudio Bisio, ma quando i due sono davanti ai microfoni qualcosa non va. La musica non parte e la coppia resta immobile in attesa per alcuni secondi lunghissimi, interminabili.
Il pubblico lì e a casa si interroga su cosa stia succedendo. Pare che i microfoni non funzionino. Intorno cala il gelo, mentre l’orchestra non sa cosa fare. A un certo punto sbuca Bisio che cerca di sdrammatizzare. Lei, però, non sembra voler cogliere l’ironia e risponde seccata: “Ma sono venuta a fare una passeggiata o a cantare?”.
Insomma, la cantante romana si spazientisce e non lo nasconde, di fronte a un pubblico imbarazzato e silenzioso. Quando il guasto viene risolto, Patty Pravo e Briga intonano la loro Un po’ come la vita, tra gli applausi scroscianti dell’Ariston.
Al termine dell’esibizione, a salutare Patty Pravo arriva anche Virginia Raffaele. La presentatrice porge i fiori alla cantante e lo fa imitandola. Tra le tante maschere della “Raffaele imitatrice”, infatti, una delle più riuscite è proprio quella della cantante romana.
Lei, di fronte alla scenetta della presentatrice, sorride a metà. Chissà se ha apprezzato davvero quell’imitazione.
Patty Pravo e Briga, Un po’ come la vita
Un po’ come la vita
Senza più sognare
Di esistenza e di ironia
E scivolare…
E scivolare via
Come dire «ancora un po’»
Andare a cercare
Quella cosa che fa sempre un po’ più male
Ma che porta in un momento
A riconsiderare il vento
E poi gridare a me che non credo
Che il confine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Tu credi di volare
Ma l’illusione della gioia toglie il fiato anche alla notte
Magari prova a immaginare che sul retro della vita
Ci sia un immagine più forte
E non mi basterà il ricordo
Vorrei trovarmi nell’esatta condizione
Di una luce alla stazione
Su un binario abbandonato
Dove il viaggio non è mai iniziato
Per poi gridare a me che non credo
Che l’orizzonte è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore
Ridammi una notte che brilla
Invece di un cielo di corvi
Non ti ricordi
Quando eravamo due corpi
Uniti nel prendere i colpi
Noi sapevamo come illuminarci
Prima di prenderci a calci
Prima di metterci al collo
Pure le croci degli altri
Solo per assomigliarci
E poi gridarmi ancora che non credo
Ma in questo tunnel così buio io non guardo indietro
E la fine è l’unica cosa che non vedo
Tu dove vuoi volare…?
Hai tempo per pensare
Ma intanto dimmi almeno dove il cielo va a finire
Ricorda di giocare
E di portarti altrove
Io resto qui a capire come illuminarmi il cuore
Come illuminarci il cuore