300 ballerini danzano a Times Square in solidarietà al principe George: “Il mondo ha bisogno di ballare” – VIDEO
Il flash mob in piazza a New York fa sognare i social
Ballerini danzano a Times Square per il principe George
300 ballerini hanno improvvisato un flash mob a Times Square, a New York, per esprimere solidarietà al principe George di Cambridge, deriso dalla conduttrice di Good Morning America per aver esternato la sua passione per la danza classica.
Già alcuni ballerini e personaggi del mondo dello spettacolo, tra cui Roberto Bolle, avevano difeso la passione del piccolo. In un lungo post su Instagram, Bolle ha condiviso il video “incriminato” della presentatrice e definito “inappropriato” il comportamento di Lara Spencer, raccontando sulla base della propria esperienza come sia già difficile per gli uomini inserirsi nel mondo della danza a causa di tanti pregiudizi.
Le scuse di Spenser non hanno placato la polemica e lunedì 26 agosto, alle 7 del mattino, trecento ballerini hanno improvvisato una lezione di danza al grido “Anche i ragazzi ballano”.
“I wish I started at 6”, “Avrei voluto iniziare a 6 anni”, recita uno slogan esibito durante il flash mob organizzato nella grande mela.
E ancora #metutu, oppure “La danza è la risposta”.
Uno dei ballerini, Travis Wall, posta un’immagine dei 300 danzatori su Instagram e alcune scene della perfomance scrivendo: “Il mondo ha bisogno di ballare di più”.
L’emozionante video dei 300 ballerini è virale, e mostra la bellezza della danza praticata anche da uomini e giovani danzatori.
“Non sono ancora capace di esprimere a parole l’esperienza di ieri mattina. Sono grato, onorato, felice, orgoglioso. La lista continua. Grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che sono venuti, ci hanno supportati, hanno esultato per altri ballerini, hanno parlato di noi sui social, ma soprattutto hanno aiutato a dar voce ai giovani ballerini. Sono così grato. Grazie”, scrive un altro ballerino su Instagram a commento del video che condivide.
Sembra proprio che il piccolo George abbia creato un dibattito importante per tutti i ballerini che amano la danza ma si sentono discriminati per via del proprio sesso.