Povia e le frasi omofobe: tutti i precedenti del cantautore milanese
POVIA FRASI OMOFOBE – Che Povia non sia particolarmente “gay friendly” lo abbiamo capito tutti nel 2009, quando al Festival di Sanremo ha portato il brano Luca era gay, una canzone che racconta il percorso di un uomo che da omosessuale diventa etero.
Nel corso della sua carriera il cantante milanese non ha mai fatto nulla per nascondere le sue posizioni politiche e in particolare quelle sul delicato tema dei diritti civili. Vicino alle posizioni della destra e del Popolo della Famiglia, ha più volte fatto discutere per alcune esternazioni considerate da molti come retrograde e bigotte.
Povia nella puntata di questa sera, 22 marzo, di Ciao Darwin 8 sarà il capitano della compagine del Family Day, che si scontrerà con quella del Gay Pride, capitanata invece da Vladimir Luxuria.
Come detto, le sue posizioni contro il mondo omosessuale sono ben note. Nel 2012, ad esempio, Povia scriveva su Facebook: “Adesso ho capito. Che, per caso fate tutti parte dell’Arcigay? Ma se siete nati così non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate. Però se vi serve una mano ditelo eh, posso darvi qualche supposta di Eterox”.
Frasi che però lo stesso Povia ha poi smentito, dicendo che si trattava di un profilo fake. Ma gli insulti del cantante alla comunità LGBT non si limitano certo a quell’episodio. Altre sue frasi “celebri” sono: “Gay non si nasce, ma lo si diventa in base a chi si frequenta”, “per me che due gay o due lesbiche possano adottare un figlio non è affatto giusto. Il bambino chi chiamerà papà?” e ancora “Freud diceva che l’omosessualità è contro natura e chi vuole cambiare può cambiare”.
Povia ha ammesso di avere avuto delle esperienze omosessuali, ma di aver “superato” quella che ritiene essere stata solo una fase della sua vita. È sposato infatti dal 2007 e ha due figlie. “Anch’io ho avuto una fase gay. È stato quando avevo 18 anni. È durata sette mesi, poi l’ho superata. E ho anche convertito due miei amici che credevano di essere gay e invece adesso sono sposati e hanno anche dei figli”.