“Piovono” pesci in strada, gli automobilisti si fermano per recuperarli: l’insolita scena tra onde giganti e maltempo
A Malta ‘piovono’ pesci in strada e i passanti sfidano le onde giganti per recuperarli.
Venti impetuosi hanno colpito l’isola di Malta, con raffiche che sono arrivate a toccare i 100 chilometri orari. Nel video registrato da un automobilista con lo smartphone, si vedono alcuni passanti che hanno sfidato la forza del vento e dell’acqua per raccogliere i pesci finiti sulla strada a causa delle onde giganti che si sono abbattute sul lungomare. Vengono utilizzate le mani nude, dei secchi e delle buste, tutto pur di pescare direttamente dalla strada.
È questa la scena a cui hanno assistito decine di persone in questi giorni a Malta. L’automobilista, con un pesce incastrato sul parabrezza, si è fermato per riprendere l’insolito spettacolo.
Non è soltanto una credenza popolare ma si tratterebbe di un fenomeno meteorologico straordinario. Malta non è l’unico posto dove è avvenuto. Anche in Honduras e in Thailandia, infatti, piovono pesci.
Nelle Honduras la pioggia di pesci si verifica nella città di Yoro, dove l’evento accade tra i mesi di maggio e luglio. Piogge torrenziali provocano infatti gigantesche onde per colpa delle quali centinaia di pesci si riversano in strada. A Yoro i cittadini raccolgono la grande quantità di pesce e lo mangiano in banchetti che diventano una riconciliazione della comunità con il cattivo tempo.
Al momento nessuna evidenza scientifica riesce a spiegare questo fatto. Alcuni esperti ritengono che la pioggia di pesce potrebbe essere dovuta a una tromba d’aria che ha letteralmente ‘raccolto’ il pescato e poi lo ha riversato a terra. Altri pensano che l’abbondanza di pioggia faccia emergere dal terreno, attraverso piccole cavità, i pesci che vivono nel sottosuolo.
Un’altra delle ipotesi è che forti venti, transitando su bacini d’acqua, raccolgano animali come pesci o rane e li trasportino per chilometri e chilometri. Le trombe marine o i tornado trasporterebbero gli animali a grosse altitudini e larghe distanze.
Difficile in ogni caso per i conduttori del meteo televisivo descrivere la situazione senza cadere nel paradossale, con triglie e trote volanti.