Pesce d’aprile: perché ogni primo aprile si fanno scherzi | Una breve storia
La giornata del primo aprile si celebra organizzando scherzi, il cosiddetto Pesce d'Aprile. Ma da dove viene questa tradizione? E perché è nata?
Ogni anno il primo giorno di aprile si festeggia la tradizione del pesce d’aprile: una giornata in cui, in diversi paesi del mondo, le persone realizzano scherzi e burle, e si prendono gioco degli altri.
L’origine della tradizione del pesce d’aprile non è conosciuta con certezza, anche se sono state avanzate diverse teorie con il passare degli anni.
Quali sono le teorie dell’origine del pesce d’aprile e da quali leggende nascono? Ecco le più accreditate:
La teoria del beato che salvò il Papa
Una delle prime teorie che sono alla base dell’origine di questa tradizione ha come protagonista Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, beatificato nel 1760 da Papa Clemente XIII.
La leggenda narra che il beato avrebbe salvato un Papa prima che soffocasse a causa di una spina di pesce che gli era rimasta incastrata in gola. Tra il 1334 e il 1350, il pontefice poteva essere Benedetto XII oppure Clemente VI.
Come ringraziamento, il pontefice decretò che, ad Aquileia, nessuno potesse mangiare pesce durante la giornata del primo aprile.
La teoria del cambio di calendario
Il calendario gregoriano, che è ancora il calendario ufficiale nella maggior parte dei paesi del mondo occidentale, venne istituito nel 1582 da papa Gregorio XIII.
Prima di quella data, in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il primo aprile, occasione in cui ci si scambiavano dei regali.
Ma quando venne attuata la riforma di papa Gregorio XIII, i festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno vennero spostati a tre mesi prima, il primo gennaio.
Per ricordare la vecchia tradizione del Capodanno, nacque l’usanza di scambiarsi pacchi regalo vuoti nella giornata del primo aprile.
Nel regalo vuoto si poteva trovare un biglietto con scritto “poisson d’avril”: pesce d’aprile, in francese.
La teoria della pesca primaverile sfortunata
Una terza teoria si basa sulla scarsità di pesci presenti nei mari durante i primi giorni di aprile. Con l’arrivo della primavera, infatti, l’acqua è ancora fredda e solo verso fine marzo il riscaldamento dei raggi solari produce i suoi benefici. La leggenda vuole che i pescatori, tornando a mani vuote dalla sessione di pesca, venivano scherniti dai compaesani presenti al porto.
La teoria marinaresca italiana
Secondo la tradizione marinaresca italiana, in passato nella penisola era vietato uscire in mare il primo aprile, poiché era lo stesso giorno in cui la Sirena Partenope avrebbe trasformato i marinai in pesci.
In particolare, a Napoli, è usanza scambiarsi dolci di cioccolato, per rimediare alla perdita del bottino causata dalla mancata giornata di pesca.
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