Perché le donne sentono più freddo degli uomini
Mentre la temperatura corporea di uomini e donne è uguale, sono alcune sottili differenze biologiche a fare la differenza
Le donne sono più sensibili al freddo. A parte il senso comune, lo dice anche uno studio sponsorizzato dalla Corgi Homeplan, un’azienda che installa termostati e caldaie. Se è probabile che lo studio non rispetti il più rigoroso metodo scientifico, esistono altre evidenze empiriche a sostegno della tesi che le donne siano più sensibili al freddo.
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A tal proposito, da una ricerca di due scienziati danesi, condotta nel 2015, è emerso che le donne sono generalmente più a loro agio con una temperatura tra i 24-25 gradi, superiore di almeno 2.5 gradi rispetto agli uomini.
Uomini e donne hanno la medesima temperatura corporea, intorno ai 37 gradi. Tuttavia, la percezione della temperatura dipende largamente da quella della pelle, che per le donne tende a essere inferiore. Da uno studio del 1998 è emerso che la temperatura delle mani femminili esposta al freddo è di 3 gradi inferiore a quella maschile.
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Ma da cosa derivano queste differenze?
L’estrogeno, un ormone femminile, gioca sicuramente un ruolo importante dal momento che rende il sangue leggermente più denso, riducendo il flusso ai capillari che irrorano le estremità del corpo.
Altro fattore di rilievo è il metabolismo corporeo, che determina la velocità e la media con cui si produce energia termica.
Infine, le donne hanno un metabolismo più lento rispetto agli uomini, che invece bruciano più calorie con un flusso sanguigno più elevato e hanno, quindi, estremità corporee più calde.