Paragone cita Vasco Rossi: “C’è chi dice no”. La rockstar risponde: “I politici mettano giù le mani dalle mie canzoni”
Una replica velenosa per il senatore M5S
Paragone cita Vasco Rossi: la rockstar risponde
Gianluigi Paragone cita Vasco Rossi e la rockstar risponde per le rime: “I politici mettano giù le mani dalle mie canzoni”. È accaduto oggi, lunedì 2 settembre 2019, a colpi di post su Facebook. Il senatore del Movimento 5 Stelle, che in queste settimane si è schierato contro la trattativa e il possibile accordo dei pentastellati con il Pd per un nuovo governo, in un video ha parlato della situazione politica odierna attaccando i Dem e ha accompagnato il filmato con alcuni versi di un noto brano del cantante di Zocca.
“C’è chi dice No! Io non mi muovo! C’è chi dice No!”, ha scritto sul suo diario il parlamentare. E lo ha ripetuto anche nel filmato. In seguito è intervenuto direttamente Vasco Rossi. In un suo post Facebook all’ex direttore de La Padania ha risposto: “C’è chi dice no lo dico io: i politici devono mettere giù le mani dalle mie canzoni! Che imparino a usare parole originali loro e a non strumentalizzare la musica!”.
E ancora: ” C’è chi usa le mie canzoni – ha continuato la rockstar – per le sue campagne politiche e di opinione… voglio sia chiaro che io non autorizzo nessuno a farlo e per quello che mi è possibile cerco di impedirlo…! Non si può pensare che io sia d’accordo con le opinioni di chi usa le mia musica per chiarire le sue idee confuse!”.
Paragone cita Vasco Rossi: i commenti
Vasco non ha citato direttamente Paragone. Ma era chiaro il riferimento a Paragone. Nei commenti alcuni utenti hanno indicato il senatore come destinatario del messaggio: “Si riferiva a quell’imb… di Paragone!”. Ma diverse persone hanno anche difeso l’utilizzo da parte di Paragone di parole di Vasco. “Purtroppo (o per fortuna) Vasco – è uno dei messaggi – le tue canzoni adesso stanno sul pezzo più che 20/30 anni fa, e c’è chi dice no calza perfettamente nelle idee di Paragone e quelle di migliaia di italiani. Non si tratta di strumentalizzazione, semplicemente esprime in pieno uno stato d’animo, in questo caso politico”.