Il coming out di Paola Egonu: “Dopo la finale ho chiamato la mia fidanzata”
La schiacciatrice azzurra racconta la sua passione per la pallavolo e i sacrifici fatti per arrivare alla finale dei Mondiali di Volley
La pallavolista Paola Egonu, una delle azzurre arrivate a giocare la finale contro la Serbia nei Mondiali di Volley 2018, si racconta in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera.
Prima domanda, cosa ha fatto la schiacciatrice subito dopo la sconfitta in Giappone: “Sono tornata in albergo e ho chiamato la mia fidanzata. Piangevo e lei mi ha consolata, mi ha detto che le sconfitte fanno male, ma sono lezioni che vanno imparate. E che ci avrei sofferto, però, poi, sarei stata meglio”.
Paola Egonu rivela così la sua relazione sentimentale, sottolineando che trova assolutamente normale avere una fidanzata e affermarlo con tanta tranquillità.
La 19enne, diventata un vero e proprio simbolo e idolo dei fan della nazionale azzurra di pallavolo, racconta che la dedizione e la forza d’animo hanno avuto un ruolo importante nel successo della squadra.
“Dopo il primo allenamento, io che avevo tantissime aspettative non vedevo quello che volevo. Poi, ci abbiamo creduto e siamo cresciute”.
Paola Egonu svela anche come è nata la sua passione per la pallavolo: “Finivo i compiti presto, mi mettevo sul divano. Papà disse: prova uno sport. Ho visto che la pallavolo mi divertiva, ne ho fatto un’opportunità”.
Seguire la propria passione, però, ha comportato dei sacrifici: la Egonu infatti ha dovuto rinunciare a famiglia e amici già dai 13 anni per poter arrivare così giovane in nazionale.
Nell’intervista non manca il riferimento a Salvini e alla multietnicità della squadra, diventata una delle caratteristiche più apprezzate dal pubblico italiano.
“Mi stupisce questa reazione”, ha risposto la Egonu. “Siamo italiane. Per me, avere origini diverse è normale”.
Non tutti però la pensano come lei, come dimostrano i diversi episodi di razzismo raccontati dai giornali nel corso dei mesi e che la stessa pallavolista ha vissuto sulla sua pelle.
“Ho vissuto alcuni episodi di razzismo. È normale, ma non dovrebbe esserlo”.
Ultima domanda, cos’è l’amore? “Non lo so. Lo sto scoprendo ora, forse”, ha risposta Paola Egonu.
“Penso che l’amore sia in tutto. La telefonata di un amico, le compagne di squadra che si interessano a te e tu a loro. Nasciamo con l’amore, perché nasciamo con nostra madre che ci riempie di baci e ci coccola e vorrebbe che fossimo protetti per tutta la vita. Solo che non sempre è così. Adesso però, almeno per ora, lo è”.