Ora legale 2019: ecco quando e come spostare le lancette
Ora legale 2019 | Quando | Abolizione | Cambio | Data | Lancette
ORA LEGALE 2019 – Ci siamo, torna l’ora legale. Ma quando? Come ogni anno, l’ora legale entra in vigore a fine marzo, per la precisione dovremo ricordarci di mettere mano ai nostri orologi nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019.
Con l’ora legale lancette avanti o indietro? In questo caso bisogna ricordarsi di portare avanti le lancette di orologi e sveglie di un’ora. Quindi con l’ora legale si dorme un’ora in meno, ma godremo nei giorni successivi di più ore di luce durante la giornata, cosa che ridarà il buon umore a molti, visto anche l’arrivo della primavera.
Grazie a questo sistema, inoltre, il nostro Paese risparmia ogni anno milioni di euro di energia elettrica, e questo è il motivo per cui in molti, soprattutto a livello politico, sono contrari alla sua abolizione.
Secondo Terna, la società che in Italia gestisce i flussi energetici sulla rete elettrica ad alta tensione, nel nostro Paese tra il 2004 e il 2007 sono stati risparmiati oltre 2,5 miliardi di kilowatt all’ora, pari a circa 300 milioni di euro di energia. Nel solo 2017 l’ora legale ha fruttato all’Italia un risparmio energetico pari a 567 GWh.
Secondo alcuni studi scientifici, però, lo stress causato dal cosiddetto jet-lag comporterebbe alcuni rischi per la salute, per via dell’alterazione del consueto orario.
Ma non solo. Ci sarebbero, infatti, maggiori probabilità di incorrere in problematiche di tipo cardiaco, ma anche un aumento di stress, depressione, mal di testa e insonnia. Motivo per cui la Commissione europea ha proposto di abolire l’ora legale, proposta accolta dall’Europarlamento con un voto del 26 marzo 2019.
Ora legale 2019 | Abolizione
Il Parlamento europeo il 26 marzo 2019 ha approvato la proposta partita dalla Commissione europea di abolire l’ora legale. Il nuovo regime entrerà in vigore però non dal 2019, ma dal 2021. A favore hanno votato 410 eurodeputati, 192 i voti contrari e 51 gli astenuti.
I singoli Stati dell’Ue potranno decidere autonomamente quale fuso orario adottare, e cioè se mantenere il sistema attualmente vigente o tenere soltanto l’ora solare. I Paesi che decidono di mantenere l’ora legale dovrebbero spostare per l’ultima volta le lancette a marzo 2021, quelli che invece decidono di adottare solo l’ora solare lo faranno a ottobre 2021.
Quasi tutti gli europarlamentari italiani hanno votato contro, considerando i soldi che grazie all’ora legale si risparmiano ogni anno dal punto di vista della spesa energetica.
Tutto quello che c’è da sapere sull’abolizione dell’ora legale
Ora legale 2019 | Breve storia del cambio dell’ora
Ma vediamo un po’ meglio la storia dell’ora legale, che torna, probabilmente per una delle ultime volte, a fine marzo 2019, nonostante sia finita recentemente sul banco degli imputati per i presunti rischi per la nostra salute.
Quando nell’Ottocento i diversi Paesi adottarono gradualmente un orario unico – suddiviso in 24 fusi orari – riconosciuto in tutto il mondo, non si cambiava mai ora e non si teneva conto delle diverse condizioni della luce e, quindi, della sua influenza sullo stile di vita delle persone.
Nel 1916, con la Prima guerra mondiale in corso, il Regno Unito, per risparmiare energia, introdusse il British Summer Time, che prevedeva lo spostamento di un’ora in avanti dell’orologio durante i mesi estivi, permettendo così di guadagnare un’ora in più di luce.
Anche in Italia venne adottata per la prima volta nel 1916, come misura legata alla Prima guerra mondiale, e fu abolita successivamente nel 1920. Nel 1940, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, il regime venne nuovamente adottato, per poi essere abrogato nel 1948.
Quando nel 1979 la rivoluzione iraniana portò alla crescita del prezzo del petrolio, si verificò una nuova grande crisi energetica a livello internazionale. Per questa ragione, nel 1980, il governo italiano decise di prolungare l’ora legale a una durata di cinque mesi, facendola iniziare la prima domenica di aprile e, dal 1981 in poi, dall’ultima domenica di marzo.
Nel 1996 l’Italia e gli altri Paesi dell’Unione europea si accordarono per adottare l’ora legale nello stesso periodo, che va da fine marzo all’ultima domenica di ottobre.