I nomi per cani più gettonati non sono quelli che vi aspettereste: ecco la classifica
Il nome che scegliamo per i nostri animali domestici è influenzato dalla moda, dai film, dalle canzoni, dagli artisti o dalla cultura più generale di un determinato periodo storico.
Ma a pensarci meglio, questo vale anche per i nomi dei figli. E, dopo aver dato uno sguardo alla classifica di quelli scelti per i cani, non sembrerà un paragone azzardato.
È quello che ha fatto Quartz, confrontando l’elenco di oggi con quello degli ultimi 15 anni. La lista è quella dei “migliori amici dell’uomo” di New York City: tra il 2002 e il 2006 il più gettonato era “Max”, forse anche grazie al Gladiatore di Ridley Scott.
Ma dal 2009 in poi sul gradino più alto del podio è salito un altro nome, “Bella”, ed è rimasto lì per tutto questo tempo. Nel 2016 c’erano 1.360 cani registrati con questo nome a New York, i “Max” erano rimasti fermi a 1.287 e i “Charlie” appena dietro a 984.
Ma “Bella” non è popolare solo a Manhattan: è il nome più scelto in tutti gli Stati Uniti, e questo vale anche per l’Australia e la Nuova Zelanda. Bella è anche l’unico a essere tra i più scelti per tutte le razze canine, dal Labrador allo Yorkshire Terrier, dal Maltese al Chihuahua.
Divenuto famoso per essere il nome della protagonista di Twilight, “Bella” è diventato sempre più popolare, ed è sopravvissuto alla chiusura del ciclo di libri e film della serie. Perché?
Secondo la giornalista di Quartz il motivo è la progressiva umanizzazione degli animali domestici. Cani e gatti vengono trattati sempre più come esseri umani, i loro cibo somiglia sempre più a quello mangiato dai loro padroni e vengono addirittura inseriti tra gli eredi. E la scelta del nome ne è un riflesso.
“A New York, 19 dei primi 20 nomi per cani potrebbero essere dati anche a bambini o bambine”, scrivono sul sito americano. Bella, Lucy, Max, Daisy, Lola, Coco, Luna, Rocky, Lucy, Teddy, Charlie, Sadie, Maggie, questa la classifica 2016 per i cani degli Stati Uniti: tutti nomi molto utilizzati dagli statunitensi anche per i loro figli.