Un reparto oncologico dell’ospedale di Taranto sarà intitolato a Nadia Toffa. La mamma della Iena ringrazia
In una petizione sono stata raccolte più di 90 mila firme. L'intitolazione potrebbe avvenire il 18 dicembre
I ringraziamenti della mamma di Nadia Toffa
La signora Margherita, mamma di Nadia Toffa, ha ringraziato, commossa, la città di Taranto. Il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata sarà intitolato a sua figlia.
Il tutto grazie a una petizione on line lanciata sul web da Alessandra Marotta, di Nardò (provincia di Lecce). Dopo la morte di Nadia Toffa, in poche settimane, sulla piattaforma change.org, sono state raccolte più di 90mila firme. Il 23 settembre 2019 il documento con le firme era stato consegnato al governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, e al direttore generale della Asl, Stefano Rossi.
La mamma della Iena, scomparsa il 13 agosto dopo aver combattuto a lungo contro un tumore, ha ringraziato tutti i firmatari per la forza e il calore ricevuto.
“Mi avete emozionato moltissimo con la vostra vicinanza a Nadia anche dopo la sua scomparsa, – ha detto la signora Margherita – siete stati un esercito di paladini nel sostenere l’intitolazione del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Mi date molta forza, quella di continuare le battaglie lasciate aperte da lei. Per il giorno dell’intitolazione io ci sarò”.
La giunta regionale ha dato l’avvio delle procedure per l’intitolazione del reparto e la cerimonia potrebbe avvenire il 18 dicembre, anniversario della data di apertura del reparto di pediatria ospedaliera Santissima Annunziata di Taranto, in favore del quale Nadia Toffa si era a lungo impegnata.
Nadia Toffa aveva anche avviato una raccolta fondi da destinare ai bambini del reparto, intitolata “Ie Jesche Pacce Pe Te” (io impazzisco per te), attraverso una campagna di vendita solidale di magliette con la scritta, appunto, “Ie jesche pacce pe te”.
Per il suo forte impegno a sostegno della città di Taranto e, sopratutto ai bambini malati di tumore, il 14 gennaio la Iena aveva ricevuto anche la cittadinanza onoraria.