Uno spot di UN Women mostra che Meghan Markle è sempre stata femminista
Il video era caduto nel dimenticatoio, ma i fan l'hanno ritrovato
Dimenticato per tutto questo tempo, è riemerso uno spot del 2015 dell’agenzia ONU per l’uguaglianza di genere, UN Women, in cui appare Meghan Markle.
La duchessa di Sussex, che all’epoca era una semplice attrice nella serie TV Suits, ha infatti prestato il proprio volto a una campagna femminista per stimolare le donne a assumere ruoli di leadership creato da UN Women.
Nel video, che è riapparso grazie a un profilo Instagram gestito dai fan della coppia formata da Meghan e il principe Harry (@harry_meghan_updates), vediamo Meghan prendere qualche appunto su un bloc notes prima di salire su un podio per fare un discorso.
Lo spot recita: “Vediamo ovunque potenziali leader. È giunto il momento che le donne li vedano in loro stesse. Nomina una donna che fa parte della tua vita. #iNominateHer”.
Sullo sfondo si sente Spectrum della cantante Florence + The Machine, che canta “We are shining, and we’ll never be afraid again”.
Se, allora, si tratta di uno spot “vecchio” e non di un ritorno della duchessa alla propria carriera di attrice, il video dimostra il continuativo impegno della neo-duchessa per l’uguaglianza di genere.
Già a maggio, Meghan aveva debuttato sul sito ufficiale della famiglia reale descrivendosi con le parole: “Sono orgogliosa di essere una donna e una femminista”.
Meghan era anche apparsa, proprio nel 2015 in occasione del 20esimo anniversario della conferenza di ONU per le Donne a Pechino, sul palco di UN Women per raccontare la storia di come è diventata femminista.
A undici anni, infatti, la futura duchessa ha scritto una lettera alla first lady statunitense del tempo, Hillary Clinton, e all’attivista per l’uguaglianza di genere Gloria Allred per un motivo molto specifico.
La ragazzina voleva fare qualcosa per cambiare una pubblicità che aveva visto in TV e che riteneva sessista. Si trattava della pubblicità per un sapone che recitava “Le donne di tutta l’America devono combattere pentole e padelle unte”.
La piccola Meghan ha quindi scritto alle donne più potenti a cui potesse pensare per denunciare quanto accaduto, ma anche all’azienda che produceva il sapone, Procter & Gamble, e a Linda Ellerbee, conduttrice dello show di Nickleodon, Nick News.
Il suo impegno aveva, già allora, fatto una piccola differenza: l’azienda aveva infatti deciso di cambiare la pubblicità in modo che dicesse “LE PERSONE di tutta l’America devono combattere pentole e padelle unte”.
“È stato il momento in cui mi sono resa conto delle conseguenze delle mie azioni. All’età di undici anni, avevo già fatto la mia piccola differenza per l’uguaglianza”, aveva detto Meghan parlando a UN Women.
Parlando della definizione di femminismo per lei, Meghan ha spiegato semplicemente: “Vuol dire che una moglie è uguale al marito, una sorella a un fratello – non meglio, non peggio. Sono uguali”.
Il suo discorso ricorda molto quello di un’altra attrice ambasciatrice onoraria di UN Women, Emma Watson. L’ex star di Harry Potter nel 2014 ha lanciato la campagna per l’uguaglianza #HeForShe.