Mario Adinolfi contro le nozze di Tiziano Ferro: “In Italia il matrimonio gay non esiste”
Non è un matrimonio, quello celebrato da Tiziano Ferro la scorsa domenica, ed Enrico Mentana dovrebbe fare fact checking perché, in Italia, non non sono previste le nozze tra persone dello stesso sesso. È il messaggio scritto su Facebook da Mario Adinolfi, che ha commentato la notizia dei fiori d’arancio per l’autore di Sere Nere che, domenica 14 luglio, si è unito civilmente con Victor Allen, suo compagno da tre anni.
“Tutti, proprio tutti i giornali hanno titoli sul ‘matrimonio di Tiziano Ferro’ a Sabaudia. Ma il matrimonio gay in Italia non esiste”, ha scritto Adinolfi. “Gli stessi giornali dicono che ora il ricco cantante vuole un figlio. Comprarlo tramite utero in affitto è illegale, comporta galera più un milione di euro di multa e nessuno dei giornali lo scrive. Diranno che sono omofobo, ma questo è solo un fact checking, chissà se Chicco Mentana lo farà fare ai suoi debunker di Open”.
I commenti non si sono fatto attendere. “Quanta inutilità e cattiveria. Io mi sono unito civilmente due anni fa.. E nemmeno tu riuscirai più a farmi tornare indietro…. Baci rilassati la vita e una sola. Troppo breve per sprecarla a nascondersi”, ha commentato un utente. “Tiziano Ferro è felice. Lei non lo sarà mai. Se ne faccia una ragione”, si legge in un altro commento.
“Ma fatevi la vostra vita senza rompere le scatole agli altri. Vivi e lascia vivere ognuno sarà libero di fare quello che vuole”, si legge ancora. “Chissenefrega, e poi dà fastidio ci si può sempre girare dall’altra parte visto che in Italia è lo sport nazionale italiano”.
In un secondo post, pubblicato lunedì 15 luglio, Adinolfi è tornato a commentare la vicenda: “La mia mamma mi teneva a dieta e così nel 1991 sfoggiavo oltre a una Lacoste alla Calenda anche un fisichetto che avrebbe intrigato l’allora obeso Tiziano Ferro. La narrazione dice “obesità uguale male” quindi Tiziano Ferro è tanto dimagrito e si prende gli applausi del mondo pure se si compra un bambino strappandolo alla donna che lo partorisce a suon di denari, compiendo la violenza più abominevole che si possa fare in natura a spese del soggetto più debole in assoluto: un figlio appena nato, che ha bisogno prima di tutto della sua mamma, che ha diritto alla sua mamma”.
“Io dal 1991 sono tanto ingrassato, ma ho avuto tre splendide figlie naturalmente. Nella narrazione io sono il cattivo e gli amici di Tiziano, fossimo a Bibbiano, le figlie me le toglierebbero per “omofobia”. Attenti alle narrazioni determinate dal coro”, ha commentato il leader del Popolo della Famiglia.