Mario Giordano chiede scusa a David Parenzo dal palco del TPI Fest a Sabaudia dopo la furiosa lite in Tv | VIDEO
Il giornalista aveva dato del "marchettaro, raccomandato, figlio di papà" a David Parenzo. Ecco le scuse
Giordano chiede scusa a Parenzo dopo la furiosa lite in Tv
Dopo lo scontro al cardiopalma sul tema Sea Watch durante la diretta del programma La Zanzara, Mario Giordano chiede finalmente scusa a David Parenzo. E decide di farlo dal palco del TPI Fest! a Sabaudia.
Le scuse
“Parenzo dove sei? Io sono qua e sono pronto a ritirare tutti e tre gli aggettivi che ti ho attribuito”, ha detto Mario Giordano, ospite del Festival di The Post Internazionale per un dibattito dal tema “Europa sì, Europa no”, rivolgendosi al collega giornalista.
Poi però, Giordano chiede anche qualcosa in cambio: “Io chiedo scusa, ma anche Perenzo deve ritirare gli insulti. Chi conosce la Zanzara sa che spesso i tono possono diventare pesanti e io non mi sento ‘subumano’ come mi ha chiamato Parenzo”.
David Parenzo non è presente all’incontro, ma Giordano guarda dritto in camera e si rivolge direttamente a lui, in attesa di prossime risposte.
Il motivo dello scontro
Il casus belli della furiosa lite era stato il caso Sea Watch, per il quale Giordano, a più riprese, aveva invocato il bombardamento e l’affondamento della nave della Ong.
Parenzo dapprima aveva punzecchiato il giornalista Mediaset, chiamandolo “Giordanino cous cous”, in riferimento al j’accuse dell’ex direttore del Tg4 contro il cosìddetto Cous cous clan: “Siamo vittima del Cous-Cous Clan. Mi domando perché dobbiamo mangiare a tutti i costi etnico?Abbiamo la cucina migliore del mondo, riscopriamo i nostri piatti italiani!”.
Parenzo aveva ribadito che i migranti a bordo della nave vanno fatti sbarcare e identificati: “Il ricco Mario Giordano e il ricco Giuseppe Cruciani mi stanno invece dicendo che queste persone andrebbero bombardate”.
Giordano in quell’occasione aveva replicato che le persone vanno fatte scendere, ma la nave va bombardata e affondata: “E chi ha fatto questo atto illegale di pirateria va indagato, perché ha violato le leggi dello Stato. La colpa è di quella signora (la capitana della Sea Watch Carola Rackete, ndr), che va arrestata, perché ha fatto un atto criminale, usando peraltro gli immigrati per scopi politici”.
A quel punto i due controversi giornalisti in diretta su Radio24 erano passati all’attacco, insultandosi con parole forti, per le quali Giordano si è appunto scusato in diretta streaming dal palco di Sabaudia.
Il Festival di TPI
Il contesto delle scuse è stato quello del TPI Fest! Dal 22 al 24 luglio per la prima volta a Sabaudia TPI ha deciso di andare in piazza per raccontare l’informazione senza giri di parole, con dibattiti insieme ai grandi nomi del giornalismo e della politica italiana.
Per il festival organizzato con il patrocinio del Comune di Sabaudia e la media partnership di Radio Onda Blu tre sono le serate, con tre temi diversi: – Europa Sì, Europa No; – Elite vs Popolo; – Donne al Potere.
Oltre a Mario Giordano, tra protagonisti alcuni fra i più noti nomi della politica e del giornalismo italiano, da Laura Boldrini a Paolo Cirino Pomicino, passando per Vladimir Luxuria, Daniela Santanchè, Luca Telese, Fulvio Abbate e altri ancora. Il dibattito acceso è assicurato.