Dopo Fedez anche Manuel Agnelli lascia la poltrona di giudice a X-Factor
Dopo l’annuncio di Fedez sulla decisione di volere lasciare la poltrona di giudice del talent di Sky X Factor, arriva anche quello del collega Manuel Agnelli. (qui un suo profilo)
Al termine della penultima puntata di X Factor 2018, il musicista durante lo Strafactor, ha fatto l’annuncio.
La finale di X Factor è l’ultima puntata che vedrà Manuel Agnelli seduto dietro il bancone della celebre giuria. “Questa sarà la mia ultima edizione. Il Forum è la mia ultima data a X Factor, ho chiuso un ciclo. Il mio percorso si chiude qui”, ha aggiunto Agnelli.
Il musicista rock ha dichiarato di aver maturato questa decisione già da tempo, ma l’eliminazione di Martina Attili e il ballottaggio di Luna lo hanno particolarmente colpito.
Il commento di Manuel Agnelli all’eliminazione della sedicenne autrice della hit “Cherofobia“ dice tutto: “Avete fatto un capolavoro”.
Chi è Manuel Agnelli, una breve biografia
Manuel Agnelli, classe 1966, è nato a Milano il 13 marzo, ma è cresciuto a Corbetta, in provincia.
Frequenta l’istituto tecnico agrario “G. Bonfantini” di Novara e si avvicina alla musica quando nel 1985 decide di formare una band, gli Afterhours, insieme a Paolo Cantù e Roberto Girardi
Il gruppo rock di cui è leader fondata da Manuele insieme a Paolo Cantù e Roberto Girardi pubblica il primo album”All the Good Children Go to Hell” in lingua inglese. La band inizierà a utilizzare l’italiano nelle canzoni solo a partire dal 1995.
Manuel Agnelli suona la chitarra e il pianoforte. Ma oltre alla musica Manuel Agnelli ha un’altra grande passione, la squadra di calcio Inter.
Manuel Agnelli e la vita privata: la moglie Francesca Risi e la figlia Emma
Francesca Risi non è soltanto la sua compagna da più di 15 anni, ma è anche la sua style coach. È proprio lei infatti che veste e sceglie i look del giudice di X Factor.
Nel 2008 Manuel Agnelli è diventato papà di Emma, avuta da Francesca. Su Emma ha dichiarato “Mia figlia Emma è molto curiosa, c’è una complicità naturale, è facile stabilire il contatto. Suona, disegna benissimo e va a scuola di fumetto. Però non cerco di essere suo amico: sono suo padre, devo essere un punto di riferimento. Sono diventato amico del mio a 40 anni, quando è nata mia figlia. Mi ha aiutato che lui fosse intransigente, mi ha fatto capire che nella vita c’è il bianco e il nero, meglio di uno che ti coccola”.