Tutti pazzi per le luminarie dedicate a Lucio Dalla a Bologna, ma in pochi si sono accorti di un errore
"Pò" con l'accento nella canzone di Dalla: i bolognesi e i turisti criticano e domenica la svista viene corretta
Le luminarie 2018 a Bologna sono dedicate a Lucio Dalla. L’errore nel testo di “Caro amico ti scrivo” viene subito riparato.
-
Cosa fare per le vacanze di Natale
Natale nel segno del cantautore
In via D’Azeglio, la strada nel cuore del centro storico dove viveva Lucio Dalla, è stata inaugurata il primo dicembre l’ installazione luminosa realizzata dall’artigiano napoletano Antonio Spiezia in omaggio al cantautore bolognese Lucio Dalla.
Le festività natalizie saranno dunque allietate dalle parole della canzone “L’anno che verrà” che, al tramonto, diventano anche acustiche, risuonando in filodiffusione.
La svista
Nella prima frase del testo luminoso era presente un errore grammaticale. “Caro amico ti scrivo…così mi distraggo un pò” e po’ era scritto con l’accento invece che con l’apostrofo, come dovrebbe essere.
Errore di battitura? Sui social appaiono critiche e prese in giro. Domenica mattina viene così modificata la luminaria.
L’iniziativa
L’iniziativa è dei commercianti di via d’Azeglio con la Fondazione Lucio Dalla e il patrocinio non oneroso del Comune di Bologna. Peccato per qualche errore grammaticale: per esempio pò con l’accento invece di po’ con l’apostrofo: “svista” rimediata immediatamente domenica mattina.
Ricordando Dalla
Artista amatissimo da diverse generazioni di fan, era nato a Bologna il 4 marzo 1943 (proprio come il titolo di una sua celebre canzone), e ha segnato con le sue note, i suoi testi e la sua personalità più di quarant’anni di musica italiana, lasciando un’eredità enorme di canzoni entrate nell’immaginario collettivo.
Da Anna e Marco a L’anno che verrà, da Balla balla ballerino a Piazza Grande, sarebbe difficile scegliere i suoi brani più rappresentativi in mezzo a una produzione sterminata e ricchissima di successi.