La lettera inedita del filosofo Emil Cioran al celebre fotografo Vasco Szinetar
La lettera inedita che lo scrittore franco romeno scrisse al fotografo venezuelano in riferimento alla fotografia scattata insieme
Il celebre fotografo venezuelano Vasco Szinetar ha realizzato una serie di scatti ‘specchio Front’ che rappresentano l’artista che si fotografa davanti a uno specchio insieme ad alcuni dei personaggi più influenti degli anni Ottanta. lettera emil cioran vasco szinetar
“Nella serie di foto “di fronte allo specchio” il soggetto partecipa a una performance”, ha dichiarato in un’intervista al quotidiano La Nacion Vasco Szinetar.
In questo modo il fotografo ha esplorato quello che oggi chiameremmo selfie, ma l’artista sottolinea la differenza tra gli autoscatti moderni e la sua serie di fotografie: “il mio è un progetto concettuale. Il selfie contemporaneo è un evento sociale effimero che non è legato a una continuità. […] L’autoritratto è parte della storia dell’arte. Il selfie può anche essere una riflessione autoriale, ma dipende dall’intenzione artistica della persona che lo fa”.
Tra i personaggi con cui Vasco Szinetar ha deciso di fotografarsi davanti allo specchio c’è lo scrittore franco romeno Emil Cioran.
Nel saggio “Emil Cioran. La filosofia come de- fascinazione e la scrittura come terapia” (Nulla die edizioni), lo scrittore Vincenzo Fiore descrive la vita e il pensiero di quello che è considerato tra i più grandi pensatori e scrittori del Novecento.
Nel libro l’autore ha pubblicato in un’appendice una lettera inedita che Cioran scrisse proprio al celebre fotografo Vasco Szinetar in riferimento alla loro fotografia insieme davanti allo specchio.
Ecco la lettera rimasta finora inedita che lo scrittore Emil Cioran ha scritto al fotografo Vasco Szinetar
Vasco, grazie per le foto.
Il diavolo si riconosce nella follia trionfante dei tuoi occhi, mentre nei miei, estinto e pietrificato, ritrova il muso di un assassino stanco di tutto, anche del male.
Giù lo specchio! Esso non avendo sfondo o limiti, rivela ciò che è più intimo e distante in noi: i nostri temibili segreti, le nostre demenze nascoste.
Emil Cioran
Parigi, 5 ottobre 1983