Kim Kardashian ha guadagnato un milione di dollari al minuto grazie ai suoi nuovi profumi
L'imprenditrice statunitense ha lanciato ieri i nuovi profumi Kimoji Peach, Kimoji Cherry e Kimoji Vibes, ma deve affrontare una denuncia per plagio
Cinque milioni di dollari in cinque minuti. È quanto ha guadagnato ieri Kim Kardashian West, 37enne protagonista della televisione statunitense e imprenditrice, con il lancio dei tre nuovi profumi della sua linea di cosmetici.
Si chiamano Kimoji Peach, Kimoji Cherry e Kimoji Vibes, sono in vendita per 45 dollari l’uno e sono stati promossi soltanto sui social media da Kardashian West.
Su Instagram, l’imprenditrice conta oltre 114 milioni di follower, e nei mesi scorsi aveva spesso ammiccato al lancio della sua nuova linea di profumi con i propri post, alcuni dei quali piuttosto osé. Le boccette di uno dei nuovi profumi hanno, d’altronde, le forme di un corpo femminile, ricalcato dalle curve di Kim Kardashian stessa.
Il primo profumo della linea, Crystal Gardenia, è stato lanciato a novembre. Le 300 mila bottiglie di profumo disponibili sul sito internet della linea di prodotti di bellezza KKW sono state vendute nell’arco dei primi sei giorni dal lancio. Mica male.
Poi è stato il turno di Kimoji Hearts, confezionato con cura all’interno di gracili cuori di cioccolato e inviato ad amici e influencer accompagnato da caramelle gommose.
Le fortune imprenditoriali della famiglia Kardashian-Jenner sono state molto discusse ultimamente, quando la sorellastra ventenne di Kim, Kylie Jenner, è stata indicata da Forbes come la più giovane miliardaria self made di sempre, battendo sul tempo il creatore di Facebook Mark Zuckerberg, che ha raggiunto lo stesso risultato nel 2008 a 23 anni.
La denuncia per plagio
Nonostante gli oltre cinque milioni guadagnati soltanto nella giornata di ieri, però, Kim Kardashian e la sua linea di profumi sono finiti nella bufera. La compagnia Vibes Media ha infatti denunciato la Kardashian per plagio: avrebbe rubato l’idea della scritta “Vibes” inserita in una nuvoletta, secondo The Blast.
“Vibes Media chiede un risarcimento non meglio specificato, un’ingiunzione che impedisca alla compagnia di continuare a vendere il profumo e un ordine che li obblighi a consegnare tutte le bottigliette di profumo non ancora vendute affinché vengano distrutte”, scrive la rivista.
Vibes Media avrebbe il copyright sul logo dal 2012.