Jovanotti dedica “Bella” a Nadia Toffa dal palco di Policoro: il commovente saluto alla Iena scomparsa | VIDEO
Jovanotti dedica Bella a Nadia Toffa
Una dedica necessaria, vera. Una dedica allo stesso tempo attesa e inaspettata. Jovanotti, dal palco di Policoro, in Basilicata, dove ha fatto tappa il suo Jova Beach Party, ha dedicato una delle sue canzoni più famose e amate, “Bella”, a Nadia Toffa, la Iena scomparsa martedì 13 agosto dopo una lunga malattia. Un cancro, come voleva sempre chiamarlo lei, “col suo vero e terribile nome”; un cancro che le aveva fiaccato il corpo ma non l’animo.
“Questa è per Nadia”: Jova pronuncia solo queste poche parole, le sussurra al microfono che le amplifica per la folla che balla e si diverte e che a un certo punto, invece, diventa attenta. Nadia è per tutti il simbolo della battaglia combattuta con forza e spirito; magari una battaglia persa, ma che diventa tesoro per chi c’era e per chi conoscerà la sua storia.
Il testo della canzone, urlata al cielo da chi era al concerto di Jova, ha assunto il senso di una preghiera: “Gioia primitiva, di saperti viva, vita piena, giorni e ore, batticuore, pura, dolce mariposa, nuda come sposa: mentre t’allontani stai con me forever”.
Già lo scorso anno, Nadia Toffa aveva partecipato a un concerto di Jovanotti, nella sua tappa a Bologna, e lui le aveva dedicato la sua canzone “Ragazza magica”.
Il post di Jova per Nadia: “Hai vinto tu”
Lorenzo Jovanotti Cherubini aveva già dedicato un commovente post alla Iena Nadia Toffa scrivendo: “Ci mancherai ma il tuo coraggio resta”. “Ci si impiegava un attimo a volerti bene, uno sguardo due parole e sembrava di essere amici da sempre”, ha scritto il cantante. “Hai lasciato entrare tutti nella tua vita perché vedessero quanta forza c’era dentro quel corpo leggero”: Jovanotti ricorda il modo in cui Nadia, durante le varie fasi della sua malattia, avesse condiviso ogni sconforto e ogni soddisfazione con il suo pubblico sui social.
Anche, a volte, esponendosi alle cattiverie di alcuni hater. “Hai avuto un coraggio grandissimo nel modo in cui hai affrontato due malattie, e una delle due è la superficialità e il giudizio facile sparato attraverso un post o un commento ignorante”.
“Hai vinto tu”, era la conclusione del post. E ieri la dedica, volata fino in cielo.