Nessuna delle persone in foto esiste davvero: sono ritratti fatti dall’intelligenza artificiale
Una ricerca di NVIDIA dimostra i passi in avanti fatti in pochi anni da questa tecnologia
Non sono selfie o fotografie di qualsiasi tipo. Ma non sono neanche disegni di qualche artista o fotomontaggi di qualche furbetto. Le persone che vedete nella foto, semplicemente, non esistono. Non sono reali e non le incontrerete mai per strada in qualche parte del mondo.
E allora come è possibile che esistano dei ritratti così perfetti, che valorizzano le espressioni del volto, le curve sul viso e uno sguardo che sembra emanare vitalità? Il merito è tutto dell’intelligenza artificiale.
La foto infatti proviene da una delle nuove ricerche di NVIDIA, multinazionale americana specializzata nella produzione di componenti per prodotti multimediali, pc e console: lo studio dimostra come l’intelligenza artificiale progredisca ad un ritmo sorprendente e oggi sia perfettamente in grado di generare, da zero, un volto umano.
In soli quattro anni, infatti, la tecnologia su cui NVIDIA ha lavorato (GAN: generative adversarial network) è cresciuta tantissimo, come dimostra il confronto tra la foto sopra e quella qui sotto, pubblicata nel 2014, quando gli studi erano ancora in una fase iniziale.
Il confronto tra i due risultati non ha paragoni: le immagini hanno guadagnato incredibilmente in termini di nitidezza. E, soprattutto, sono più realistiche che mai. La dimostrazione che, con l’intelligenza artificiale, stiamo diventando davvero bravi.
Nella loro ricerca, nella quale spiegano come sono riusciti a portarsi ad un livello così alto di precisione, i ricercatori di NVIDIA hanno anche spiegato di essere in grado di trasferire sull’immagine le caratteristiche facciali di una persona esistente, mischiandole tra loro fino a creare nuove identità.
Emblematica, in questo caso, la foto sotto, pubblicata all’interno della ricerca di NVIDIA: i cinque volti nella prima riga sono i modelli (persone esistenti) che hanno permesso la realizzazione di una miriade di volti nuovi (quelli delle righe sottostanti).
Accanto alla rilevanza scientifica, però, si sollevano anche interrogativi etici. Quanto tempo passerà finché questa tecnologia, per certi versi inquietante, non verrà utilizzata per fini negativi, come il furto di identità, la truffa o altri tipi di reato?
Garantire un corretto e sano utilizzo dell’intelligenza artificiale è di gran lunga uno dei temi più importanti per tutti i governi e tutti gli studiosi del mondo.