In che modo Instagram sta riscrivendo le affermazioni sessiste e razziste di Sex and the City
L'account instagram Every Outfit on Sex & the City ha lanciato l'hashtag #WokeCharlotte per correggere alcune affermazioni problematiche pronunciate all'interno della serie
A quasi vent’anni dalla messa in onda della prima puntata della serie televisiva Sex and the City, che venne trasmessa il 6 giugno 1998, il programma continua a essere un punto di riferimento di stile vintage per le nuove generazioni, nonché una novità progressista nell’ambito di temi che all’epoca erano molto delicati e poco trattati.
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La serie infatti è tutta basata sulla vita di quattro giovani donne che raccontano apertamente le loro esperienze, in una New York nel pieno di una rivoluzione sessuale che tentava di abbattere i muri del conservatorismo bigotto.
Nonostante questo, è ovvio che un programma televisivo risalente alla fine degli anni ’90 strida un po’ con la libertà e la tolleranza che caratterizzano le generazioni presenti, che lottano continuamente per la parità di genere e per il diritto ad assumere la propria identità di genere senza limitazioni.
Nel 2016 la sceneggiatrice e regista Lauren Garroni e la designer di “Female Trouble” Chelsea Fairless, hanno creato l’account instagram Every Outfit on Sex & the City con lo scopo di mostrare e commentare – a volte in maniera ironica e sarcastica – l’abbigliamento di tendenza delle protagonista della serie.
In pochissimo tempo l’account ha raggiunto più di 400mila followers, e la sua ultima creazione è l’hashtag #WokeCharlotte, accompagnato dai fotogrammi di alcune battute del programma, che nel 2018 risultano anacronistiche, misogine o discriminatorie.
La protagonista di questa nuova idea è Charlotte York, senza dubbio il personaggio più bigotto e conservatore della serie, alla quale le ideatrici dell’account Instagram mettono in bocca risposte più moderne e adeguate alle affermazioni delle amiche.
L’hashtag nasce dunque per “correggere” le scene in cui vengono trattati esplicitamente temi a sfondo sessuale in una maniera ormai superata.
“Charlotte sei mia moglie. Non sei tu, levati quella roba” dice Trey MacDougal alla consorte Charlotte York, in un momento in cui la protagonista si presenta in camera da letto con una sensuale camicia da notte.
A questo, #WokeCharlotte risponde: “Il tuo complesso Madonna-prostituta non può dettare il modo in cui mi vesto. E ti consiglio fortemente di riflettere su come il sistema di credenze sessiste circa il ruolo delle donne abbia avuto un impatto sulla tua capacità di eccitarti”.
#WokeCharlotte è anche aperta nei confronti di “ogni religione, razza, età, etnia, genere, orientamento sessuale, taglia e abilità”.
Mentre all’affermazione di Samatha: “Ho pagato una fortuna per vivere in un quartiere che è di tendenza durante il giorno e ‘tranny’ durante la notte”, Charlotte risponde prontamente: “Il termine corretto è trans, e i trans che si prostituiscono hanno bisogno di rispetto. Dopotutto, non sono gli unici ad aver imborghesito il quartiere. Per favore, pensa al tuo privilegio di essere cisgender, Samantha”.
E agli insulti sgradevoli e sessisti da parte di una sua conquista in camera da letto, replica: “L’uso di un linguaggio misogino e potenzialmente stimolante durante il sesso richiede comunicazione e fiducia. E per la cronaca, preferisco i giochi di ruolo in cui sono una principessa, all’umiliazione verbale”.
La nuova Charlotte non si fa più mettere i piedi in testa dalla cognata Bunny MacDougal che, alla notizia della decisione di Charlotte e Trey di adottare una bambina cinese, si lascia andare ad affermazioni decisamente razziste.
“Non sono neanche sicura che la bisessualità esista. Credo sia solo una sosta prima di raggiungere Gay Town”, sentenzia Carrie Bradshow parlando del ragazzo con cui si sta frequentando, che si è dichiarato bisessuale.
E subito #WokeCharlotte la corregge: “La bisessualità è un vero orientamento sessuale. Non è ‘solo una fase’ e come giornalista che parla di sesso hai la responsabilità di informarti sui problemi di identità sessuale”.
Mentre alla presa in giro sull’abbigliamento usato nel ghetto, la nuova e saggia Charlotte annuncia, severa: “La tua dichiarazione è profondamente classista e rivela una completa mancanza di consapevolezza del tuo privilegio in quanto donna bianca”.
#WokeCharlotte, insomma, è la versione ancora più moderna, libera e dalla mente aperta, del personaggio di una serie televisiva che, quando fece il suo debutto, si rivelò estremamente rivoluzionaria e progressista per il suo linguaggio esplicito.
L’hashtag è stato apprezzato e condiviso da migliaia di persone, compresa la stessa attrice Kristin Davis che, in Sex and the City interpreta Charlotte.