Google Orologio: svegliarsi con la tua musica preferita di Spotify ora è possibile
Arriva il matrimonio con il colosso dello streaming musicale
Svegliarsi al mattino potrebbe essere meno traumatico, da oggi. Google lancia la possibilità di impostare come sveglia la nostra canzone preferita, tramite la app Orologio.
E Google punta al meglio e, infatti, sta iniziando ad implementare l’integrazione di cui sopra con il colosso della musica streaming Spotify.
Scordatevi quindi il suono assillante e fastidioso della classica sveglia. Da oggi basterà collegare il vostro account Spotify proprio all’app Orologio di Google: vedrete così comparire nel menù della suoneria da selezionare come sveglia, una sezione riservata proprio al servizio streaming di musica più famoso di sempre.
Ovviamente Spotify non farà altro che riproporvi quelli che sono stati gli ultimi brani musicali che avete ascoltato dal vostro account. Il colosso della musica streaming cerca così di facilitarvi la vita, vista la smisurata lista di canzoni presenti sulla piattaforma.
Inoltre, Spotify si premurerà di farvi comparire anche una selezione di brani che si prestano a essere utilizzati come sveglia mattutina. E così verranno fuori brani delle playlist mattutine come Here Comes The Sun dei Beatles e Walking on Sunshine di Katrina e The Waves nel caso in cui tu abbia bisogno di ispirazione.
L’app Orologio di Google viene preinstallata su alcuni dispositivi Android. Se non lo hai già sul telefono, vai su Google Play per scaricarlo.
Nel frattempo, puoi anche impostare allarmi musicali con Alexa e Google Assistant di Amazon.
Ovviamente, la piattaforma di streaming più amata vi permetterà anche di cercare e selezionare altri brani.
Una grande e importante novità che potrebbe davvero cambiare le nostre giornate. A poterne usufruire saranno sia gli account di Spotify Free che quelli Premium.
Probabilmente, però, ci sarà da attendere un po’ prima che la novità raggiunga anche voi. Google, intanto, mentre incassa l’ennesimo successo, pensa già a fare di più e annuncia che presto al posto di Spotify potrebbe esserci YouTube, altro colosso della musica.