Un'”apocalisse zombie” di instagrammer ha distrutto un campo di girasoli
La fattoria canadese Bogle Seeds, in Ontario, aveva invitato le persone a visitare il loro campo di girasoli. Il risultato è stato il caos assoluto
Tra i soggetti più amati in assoluto dagli utenti di Instagram ci sono sicuramente i girasoli. Una fattoria canadese che coltiva più di 1,6 milioni di questi bellissimi fiori vicino a Hamilton, in Ontario, aveva deciso di lucrare su questa moda di fare foto tutte uguali, invitando i turisti a visitare il loro enorme campo di girasoli e scattarsi qualche foto.
L’iniziativa, però, è finita malissimo.
“Da anni, la gente si ferma sul lato della strada per far foto del nostro campo”, ha detto Brad Bogle, che insieme al resto della famiglia Bogle coltiva i fiori gialli per raccoglierne i semi. Già nell’estate 2015, i Bogle avevano permesso ad alcuni turisti di fare un giro per il loro campo, senza alcuna ripercussione.
Così, la fattoria aveva deciso, a fine luglio, di permettere di nuovo alle persone di visitare alcune zone del proprio campo per 7 dollari e cinquanta, mettendo a disposizione anche un parcheggio da circa 300 posti. All’inizio, le folle erano gestibili. Ma, dal 28 luglio, la situazione è diventata incontrollabile.
Con il moltiplicarsi delle foto su Instagram, infatti, oltre 7mila macchine sono arrivate a cercare parcheggio vicino alla fattoria con il solo scopo di farsi fotografare insieme a questo milione di girasoli.
Un giornale canadese, The Globe, descrive così la situazione al limite del ridicolo: “Entro mezzogiorno, le orde stavano arrivando da ogni direzione. C’erano persone che parcheggiavano anche a un kilometro di distanza. La folla ha cominciato a ignorare lo staff, sopraffatto, e a girare per il campo senza pagare l’entrata”.
“La polizia ha detto alla famiglia Bogle che alcuni genitori stavano attraversando il traffico con i passeggini, che la gente si stava tamponando – e che un’auto in corsa aveva strappato via la porta aperta di un’altra macchina”.
Alcuni dei turisti, infatti, sono arrivati con selfie stick o vere e proprie scale per ottenere la migliore angolazione dei girasoli. Altri hanno decapitato le piante per portare a casa un souvenir, le hanno sradicate o hanno calpestato mortalmente i fiori.
Le orde di visitatori hanno lasciato dietro di sé una scia di immondizia.
I poliziotti hanno dovuto chiudere a forza l’iniziativa, e alla famiglia è stato chiesto di piantare diversi paletti lungo il perimetro del campo di girasoli che leggono “Vietato Entrare”. Questo, però, non ha fermato la folla, che noncurante continua a sconfinare illegalmente nel prato per farsi foto con i fiori.
Al momento, la fattoria è chiusa ai visitatori, eccetto quelli che vogliono comprarne i prodotti – come, ad esempio, il mangime per uccelli.
La famiglia Bogle, che non si aspettava una tale fama, è rimasta piuttosto sotto shock. “Era come un’apocalisse zombie. C’erano talmente tante macchine. La gente ci girava attorno, dentro e fuori. Nessuno si spostava”, ha detto Brad Bogle.
E Barry Bogle, un altro membro della famiglia, ha aggiunto: “Tutto è andato male. La gente arrivava, violava la nostra proprietà, buttava giù le nostre piante, ne rubava i fiori. Era il caos totale”.