Da Chiara Ferragni a Palm Angels: la classifica dei giovani brand italiani di successo
Quando si parla di moda si pensa sempre alle grandi maison, ma la verità è che i big della moda sono “minacciati” dai brand emergenti, che, soprattutto con il supporto imprescindibile dei social, si fanno largo nel mondo del fashion.
La piattaforma di marketing e analisi di dati Launchmetrics e il motore di ricerca fashion Lyst hanno realizzato il primo report che immortala i giovani brand italiani che hanno avuto più successo nei primi tre mesi del 2019.
Non stupisce nessuno vedere sul podio la reginetta dei social, Chiara Ferragni. Insieme all’influencer e fashion blogger ci sono anche Palm Angels e Gcdm. In base al numero di ricerche sul web vince Palm Angels; se si guarda, invece, all’impatto economico, il report mette al primo posto Chiara Ferragni Collection.
Due i parametri seguiti da Launchmetrics e Lyst per stilare la classifica: i dati riguardanti un milione di ricerche fatte dagli utenti online e il Media Impact Value (Miv), cioè il valore economico della presenza del marchio specifico sui social.
Il Miv dell’influencer di Cremona da gennaio a marzo è pari a 10,9 milioni di dollari. Un numero pazzesco che arriva per il 95 per cento proprio dai social. Determinata, Chiara Ferragni ha da poco scelto di assumere anche il ruolo di amministratore delegato dell’azienda, cosa che fa prospettare la volontà della fashion blogger di continuare l’ascesa nel mondo della moda.
Al secondo posto c’è Palm Angels, con 6,3 milioni di dollari di Miv. A creare il marchio è stato Francesco Ragazzi, nel 2011 e il brand – ormai famoso in tutto il mondo – è arrivato a sfilare sulle passerelle di Milano e New York. Supera la Chiara Ferragni Collection in fatto di ricerca su Lyst, dato interessante e non da poco.
Terzo è Gcds (God won’t destroy streetwear), brand di streetwear fondato nel 2015 da Giordano e Giuliano Calza. Grandi soddisfazioni per il marchio dei fratelli Calza che quest’anno sono stati tra i protagonisti della Milano Fashion Week. Una buona fetta dei guadagni di Gcds arrivano direttamente dagli influencer.