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Continua al Museo di Roma in Trastevere il ciclo di incontri “Come eravamo, come saremo: il 68 e il futuro dei giornali”
Dopo Maurizio Molinari, un nuovo appuntamento con il direttore de “L’espresso” Marco Damilano per parlare del futuro del giornalismo
Il ciclo di incontri dedicati al mondo dell’informazione e del giornalismo, che si svolgono, con il patrocinio dell’Agcom, nell’ambito della mostra fotografica e multimediale “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”, realizzata da Agi Agenzia Italia, continua al Museo di Roma in Trastevere con un nuovo appuntamento.
Martedì 29 maggio 2018, alle ore 17:00, Riccardo Luna, direttore AGI insieme a Marco Pratellesi, condirettore dell’agenzia, rifletteranno sulla nuova era dell’informazione con il direttore de “L’Espresso” Marco Damilano, il direttore del “The Post Internazionale” Giulio Gambino, il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Nicita e con il Rettore dell’Università “La Sapienza” di Roma Eugenio Gaudio, confrontandosi con i giovani delle scuole di giornalismo, del magazine Scomodo, di Voicebookradio e una platea di ragazzi delle scuole romane.
Il ciclo di incontri “Come eravamo, come saremo: il 68 e il futuro dei giornali”, ha preso il via giovedì 24 maggio con un incontro con il direttore de “La Stampa” Maurizio Molinari e con Mario Morcellini, commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e già preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza”.
(Qui le fotografie del primo incontro).
“Il giornalismo, per sopravvivere, deve avere un livello di qualità alto, ma per questo servono soldi e, quindi, deve essere a pagamento, come sta tornando ad esserlo negli Stati Uniti” – ha affermato Maurizio Molinari – “Sono convinto che in questo modo la battaglia sarà vinta ma bisogna mettersi costantemente in discussione, essere umili e non avere preconcetti o essere guidati da una ideologia. Insomma, bisogna essere come dei marziani, lasciarsi prendere dall’ingenuità. In questo i giornalisti anglosassoni sono maestri” ha concluso il direttore de “La Stampa”.
“C’è bisogno di rilanciare la mediazione giornalistica e di avere un’informazione di qualità” – ha sottolineato il commissario Mario Morcellini – “Negli ultimi anni – ha proseguito – si è caduti nella trappola del free, dei contenuti gratuiti. Bisogna invece spiegare che è una favola quella dell’informazione senza la mediazione di un professionista”.
La Mostra #Dreamers68 è un percorso fotografico e multimediale che racconta un anno di snodo per la vita politica e istituzionale del nostro Paese e del mondo, insieme ad aspetti della società e del costume, dalla dolce vita alle imprese sportive, senza dimenticare la vita quotidiana, la tecnologia, il cinema e la musica.
Un viaggio tra più di 170 fotografie provenienti in parte dall’archivio storico di AGI e completato con i numerosi prestiti messi a disposizione da AAMOD-Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, AFP Agence France-Presse, AGF Agenzia Giornalistica Fotografica, ANSA, AP Associated Press, Marcello Geppetti Media Company, Archivio Riccardi, Getty Images, Contrasto,Archivio Storico della Biennale di Venezia, LUZ, Associazione Archivio Storico Olivetti, RAI-RAI TECHE, Corriere della Sera, Il Messaggero, La Stampa, l’Espresso.
La mostra “Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo”, a cura di AGI Agenzia Italia, promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio del MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha ottenuto la medaglia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quale segno di apprezzamento del Quirinale per il valore sociale e culturale dell’iniziativa.