“Parenzoooo, Parenzo dove sei, perché non mi affronti”: Mario Giordano a TPI Fest! | VIDEO
Il momento in cui l'ex direttore del Tg4 è salito sul palco punzecchiando simpaticamente il collega
Mario Giordano a TPI Fest: “Parenzo perché non mi affronti” | VIDEO
“Parenzoooo, Parenzo dove sei, perché non mi affronti”: così il giornalista Mario Giordano è salito sul palco del TPI Fest! a Sabaudia, dove nella serata di lunedì 22 luglio è intervenuto come ospite al dibattito “Europa Sì, Europa No”.
Al simpatico siparietto sono seguite le scuse dell’ex direttore del Tg4 al collega David Parenzo con il quale aveva avuto un acceso diverbio durante la diretta del programma radiofonico La Zanzara mentre discutevano sul tema della Sea Watch.
“Io chiedo scusa, ma anche Parenzo deve ritirare gli insulti” ha detto Giordano.
Scuse che sono state accettate, ma per il momento non contraccambiate, da David Parenzo, il quale, nella mattinata del 23 luglio ha scritto sul suo profilo Facebook: “Ok, scuse accettate! Quando qualcuno mi chiede scusa è educazione (in genere) accettarle. Ci rivedremo presto per nuove battaglie (con il dovuto rispetto)”.
La lite tra i due
Come detto precedentemente tutto è cominciato durante La Zanzara, il noto e discusso programma radiofonico che David Parenzo conduce con Giuseppe Cruciani su Radio24.
Mentre affrontavano il tema della Sea Watch, delle Ong e dei migranti più in generale, i due hanno cominciato a discutere sempre più animatamente.
Un dibattito sempre più incandescente, che successivamente è sfociato in una serie accuse e insulti, terminati con la minaccia di querela da parte di Parenzo nei confronti di Giordano, a meno che quest’ultimo non si fosse scusato.
In particolare, a mandare su tutte le furie David Parenzo è stata la frase “marchettaro, raccomandato, figlio di papà” che Mario Giordano gli ha rivolto verso la chiusura della trasmissione.
Con le scuse di Giordano, comunque, la vicenda dovrebbe chiudersi definitivamente qua, anche se Parenzo, sempre sui social, ha “sfidato” il collega promettendogli nuove battaglie verbali.