Visualizza, non risponde, ma mette like: ecco l’orbiting, l’evoluzione del ghosting
Dal ghosting all'orbiting: le generazione dei Millennials non risponde ai messaggi ma interagisce con la persona lasciata attraverso i social network
Il ghosting, da “ghost“, fantasma, è quel fenomeno di tendenza nelle relazioni amorose moderne che avviene quando la persona con cui si sta uscendo decide di mettere fine alla frequentazione sparendo.
Il processo del ghosting avviene tendenzialmente attraverso i social network, infatti la sua evoluzione si inserisce nel mondo delle nuove tecnologie e dei Millennials.
Si verifica quando una persona decide di lasciarci senza troppe spiegazioni: non legge i messaggi, visualizza e non risponde, insomma sparisce dalla circolazione non facendosi più raggiungere.
Ma ora è arrivata l’evoluzione del ghosting, il cosiddetto “orbiting“. Anna Iovine, collaboratrice di Man Repeller ha raccontato la sua esperienza di orbiting.
Il processo dell’orbiting si verifica quando la persona “sparita dai radar” della relazione ricompare improvvisamente con dei segnali ambigui: mette like a qualche status di Facebook, visualizza le storie di Instagram o comunque interagisce attraverso i social.
Iovine racconta: “Ho iniziato a uscire con un uomo qualche mese fa. Ci siamo incontrati su Tinder e dopo il nostro primo appuntamento ci siamo aggiunti su Facebook, Snapchat e Instagram. Dopo il nostro secondo appuntamento, ha smesso di rispondere ai miei messaggi. Presto ho capito che era finita ma nei giorni successivi ho notato che stava guardando tutte le mie storie su Instagram”.
Più descrivevo il comportamento di questo ragazzo agli amici, più mi rendevo conto di quanto fosse diventato comune questo genere di comportamento.
Questa tendenza è stata definita “orbiting”, tradotto orbitare, quando una persona ti lascia, ma “ti tiene nella sua orbita”.
Ma perché le persone orbitano? Qual è l’impulso per questa pseudo forma di ghosting?
Lo scrittore britannico Philip Ellis descrive questo fenomeno e sostiene che “I ragazzi sembrano farlo quando vogliono mantenere aperte le loro opzioni”.
Sono state formulate tre teorie per capire e per trovare una spiegazione a questi comportamenti.
Teoria numero 1: una mossa di potere
Secondo Philip Ellis esiste una mossa strategica dietro l’orbiting e la descrive come “un modo non molto sottile per fare sapere che siete ancora tra le loro amicizie e che vi continueranno a salutare quando vi incontreranno al bar”.
Taylor Lorenz del The Daily Beast ha scritto di come Instagram influisce sulle relazioni moderne e ritiene che l’orbiting si possa considerare una mossa da stratega: “Vuoi tenere qualcuno sul tavolo o non vuoi assolutamente mandare via qualcuno”, dice del perché qualcuno potrebbe orbitare.
Taylor, come Philip, suggerisce che questo è un modello tra gli uomini. Dice: “Sento che è il modo in cui i ragazzi ti tengono nel loro ” libro delle donne”. Blocca chiunque lo faccia. Non hai il privilegio di guardare i miei contenuti di qualità e non mandarmi messaggi di risposta! ”
Teoria numero 2: non hanno idea di cosa stiano facendo
Alcune persone semplicemente non si domandano quali possano essere le conseguenze delle loro azioni.
“Forse non sa che posso vedere che sta guardando le mie storie di Instagram”, scrive Anna Iovine.
Un altro mio amico Alex ha vissuto questa esperienza in prima persona. “Stavo uscendo con questo ragazzo – ci frequentavamo da due o tre mesi – quando è arrivato San Valentino, e ha cominciato a ignorare i miei messaggi ma guardava le mie storie su Snapchat. Mi sono così tanto arrabbiato che gli ho scritto che è meglio che smetta di guardare le mie storie se ha intenzione di continuare a ignorare i miei messaggi.”
La spiegazione potrebbe essere semplice: le persone che non leggono i nostri messaggi – ma che invece visualizzano le nostre storie su Instagram – semplicemente non sanno che esiste una funzione che permette di vedere chi guarda i nostri video.
Teoria numero 3: la paura di perdere una persona straordinaria come te
La dottoressa Rachel O’Neill, specializzata in problemi relazionali, in particolare quelli che coinvolgono i social media, ha affermato che “Parte di questo comportamento orbitante è in realtà attribuile a quelle persone che non si sentono pronte a impegnarsi in una relazione”.
Ma che comunque decidono di orbitare attorno alla persona che hanno deciso di lasciare: “perché la preoccupazione è che se dovessero eliminare completamente il contatto, potrebbero perdere l’occasione di riconnettersi con te in seguito”.
“I social media danno la possibilità di avere uno sguardo unico e voyeuristico nella vita delle persone con cui abbiamo rapporti anche più casuali”, dice O’Neill.
“L’orbiting offre anche l’opportunità per l’orbiter di mantenere una connessione priva di impegni con te. Anche quando le circostanze cambiano e l’orbiter decide di voler proseguire una relazione”.