Perché il fuoco ci rende più socievoli e romantici
Il piacevole tepore del fuoco di un falò o di un camino abbassa i livelli di pressione sanguigna, rendendo tutti più rilassati e di buon umore
Una cena a lume di candela o un falò sulla spiaggia riuscirebbero a sciogliere i cuori anche delle persone più insensibili. Vi siete mai chiesti per quale motivo?
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Ce lo rivela uno studio scientifico, realizzato dalla University of Alabama e presentato da The Cut, secondo il quale le persone diventano più socievoli quando sono vicine a un fuoco non minaccioso.
Il piacevole tepore delle fiamme contribuisce ad abbassare i livelli di pressione sanguigna, rendendo tutti più rilassati. “I fuochi da campo o altri simili stimolano i nostri sensi, amplificandone le capacità ricettive”, ha detto l’antropologo Christopher Lynn, autore dello studio.
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Il più delle volte ci riuniamo intorno a un fuoco nelle ore serali o notturne, magari per cantare insieme agli amici davanti a un falò estivo o per raccontare storie restando vicini al tradizionale focolare domestico.
Una pratica che risale alla preistoria, quando i fuochi venivano accesi più per necessità che per divertimento.
Le piccole comunità dell’antichità dovevano collaborare gomito a gomito per mantenere la fiamma accesa nelle ore più fredde, in modo tale da avere luce, calore e cibi cotti anche nel cuore della notte.
Sebbene al giorno d’oggi gli scopi siano profondamente diversi, secondo Matt Rossano, psicologo evolutivo della Southeastern Louisiana University, l’importanza del fuoco come strumento di cooperazione è ancora avvertita, quasi fosse qualcosa di innato.
“Nelle conversazioni serali davanti al fuoco ci raccontiamo storie o ricordiamo eventi recenti o lontani”, ha detto Rossano, secondo il quale “il fuoco aiuta le persone a sentirsi più coinvolte, introducendo innumerevoli possibilità di interazione e allontanando distrazioni esterne.”