Fabrizio Corona: “Sono tutto rifatto e prendo pillole per qualsiasi cosa”
L'ex re de paparazzi si è soffermato anche sulle sue precedenti relazioni
Fabrizio Corona torna a parlare di sé nel suo nuovo libro, Non mi avete fatto niente, e in un’intervista rilasciata al Corriere della sera il 21 gennaio 2019. Dal carcere a Asia Argento fino ai problemi di salute, l’ex re dei paparazzi tocca diverse tematiche, alcune delle quali delicate.
Fabrizio Corona e gli anni difficili
Corona confessa che il primo errore lo ha commesso nel 2007: “Uscito dalla prigione insulto tutti i magistrati, specie Henry John Woodcock. Esco con le fotografie fatte in carcere e dico che pagheranno. Sappiamo come è andata a finire, con 13 anni di condanne”.
Gli anni di reclusione non sono stati facili per il fotografo 44enne, sia dal punto di vista fisico che psicologico. “Ammetto che porto dentro i segni di una vita piena di arresti, casini, lavoro. Prendo pillole tutto il giorno: per allenarmi, per dormire, per stare in piedi, per fare l’amore”.
La relazione con Asia Argento non è stata una finzione. “È finita perché siamo due anime folli. Non era un contratto, sono solo uno che, in tre secondi, se sente una vibrazione con una donna ci prova. Dopodiché, so cosa può portare il gossip. Infatti, tutte le trasmissioni ne hanno parlato”.
E sul voler tornare di nuovo assieme a Belén Rodriguez dice alla testata: “Un sogno utopico costruire una famiglia con lei. La verità è che, adesso, non sarei pronto e scapperei. Ci tornerei subito, ma lei dice che è per riformare la coppia ‘Al Bano e Romina’ più famosa d’Italia, o ‘Bonnie e Clyde’. Ha ragione, forse. Per strada, la gente ci vede e rimane allibita, perché rappresentiamo qualcosa di unico. E forse noi stessi vediamo in noi quella cosa lì”.
L’ex re dei paparazzi ammette che quando era in carcere era sotto il controllo di un chirurgo plastico. “Io lavoro con la mia immagine. Sono rifatto completamente, anche se non si vede. Però, se ti metti filler e Botox e hai le cartelle cliniche, devi ricontrollarli”, dichiara al Corriere. Il medico ” veniva a controllare, non poteva iniettare. Poteva spalmare”.
Corona, poi, si sofferma anche sul rapporto con la morte e sui suoi ultimi desideri. “Credo che morirò giovane. O magari farò un’assicurazione sulla vita e mi fingerò morto, da morto credo di valere tantissimo. Nel libro c’è il testamento. Ci sono tre cose fondamentali che lascio, anzi due che lascio e una che non posso lasciare, cioè la mia intelligenza, col mio aspetto e la mia genialità – conclude il paparazzo – Per il resto, il mio cuore lo lascio a Belén. L’altra cosa sono i soldi: andranno a mio figlio Carlos Maria, che è molto oculato. Però ho chiesto, come i romani che si mettevano le monete negli occhi per il viaggio dalla vita terrena a ultraterrena, di avere quei 40 o 50mila euro nella bara”.