“Chiudere i porti? È politica ‘acchiappa-like'”: Elio Germano si scaglia contro il governo
Elio Germano governo – Elio Germano, tra gli attori più apprezzati in Italia, non ha mai nascosto il suo impegno politico. Alla Mostra del Cinema di Venezia, edizione 2014, si presentò con il pugno alzato.
Una passione che ha ispirato anche il suo ultimo spettacolo teatrale, Segnale d’allarme – La mia battaglia, che oggi e domenica presenterà in versione ‘realtà virtuale’ alla decima edizione del Wired Next Fest di Milano, kermesse di tecnologia e innovazione.
In una lunga intervista a “Vanity Fair“, l’attore e regista romano ha parlato delle sue opinioni e di cosa pensa dell’attuale governo giallo-verde.
“Faccio un mestiere che dà molta visibilità e, solo per questo, vengo fermato per strada con dichiarazioni tipo ‘sei un grande’ o ‘dovresti candidarti in politica’. Questi episodi mi fanno preoccupare […] perché l’Italia è malata di leaderismo: siamo alla costante ricerca di un eroe a cui credere ciecamente.
Se qualcuno ci piace, appoggiamo ogni sua posizione in maniera acritica. Rinunciamo a pensare”.
Germano ha anche toccato il tema caldo delle periferie dopo i recenti episodi di cronaca: “Ora in periferia non c’è pericolo. Al massimo c’è disagio culturale. Ma mi fanno più paura i piani alti”.
Sul tema della chiusura dei porti e dei negozi di cannabis legale, l’attore ha risposto così: “Si tratta di manovre che non si prefiggono di risolvere problemi reali, ma di raccogliere tanti ‘mi piace'”.
Per il 39enne romano fare politica non significa solo mettere una croce sulla scheda elettorale ma richiede maggiore impegno nella vita di tutti i giorni. “La vera politica si fa prendendo posizione: sul proprio posto di lavoro, nella propria città, interessandosi al bene comune”, ha spiegato Germano.