Eleonora Abbagnato: “La madre biologica delle mie figlie? Aveva altro da fare”
Eleonora Abbagnato: “La madre biologica delle mie figlie aveva altro da fare”
Direttrice del corpo di ballo dell’Opera di Roma e prima ballerina italiana a diventare étoile dell’Opéra di Parigi, Eleonora Abbagnato si ha ripercorso la sua carriera e la sua vita privata in un’intervista al Corriere della Sera.
La ballerina ha raccontato che la sua passione per la danza è iniziata all’età di 4 anni quando la madre, titolare di un negozio a Palermo, non sapendo a chi lasciarla la affidava a una scuola di danza situata nei pressi del suo locale.
La carriera dell’étoile, però, non è stata tutta rosa e fiori: “La mia maestra di Parigi mi bucava i glutei con l’ago perché inarcavo troppo la schiena, ce l’ho molto elastica. I grandi maestri entravano in classe col bastone: non per darcelo in testa, era il senso dell’autorità. Comunque intimorivano”.
“Era un’altra epoca, oggi i maltrattamenti non sono lontanamente possibili, gli allievi, soprattutto in America, non puoi nemmeno toccarli fisicamente che ti arriva una denuncia. Ed è esagerato, il rigore devi spiegarlo nel modo giusto. Oggi una direttrice di ballo deve essere anche psicologa. Gli elementi negativi non sono gli allievi ma le madri. Ci sono protagonismi esagerati” ha raccontato Eleonora Abbagnato.
Eleonora Abbagnato ha anche parlato del suo matrimonio con Federico Balzaretti, ex calciatore e ora dirigente sportivo, e dei loro quattro figli, Julia di 10 anni e Gabriel di 8, più i due figli che lui ha avuto nel primo matrimonio, Lucrezia 17 e Ginevra 14.
“Di Lucrezia e Ginevra non sono la mamma ma le ho cresciute io. È una storia particolare, Federico ha avuto l’affidamento esclusivo. La loro mamma biologica aveva altro da fare. Non vede le sue figlie. Crescere figli non miei è più difficile, hai il pensiero che magari fai qualcosa di male, o che fai mancare loro qualcosa. Le amo, è come se fossero figlie mie. Ma se non studiano mi arrabbio, se si comportano male le sgrido e tolgo il cellulare. Ho sempre amato i bambini, da piccola giocavo a fare la mamma, mio papà aveva sei fratelli e sorelle, famiglia siciliana numerosa”.
Quando ha incontrato Balzaretti, racconta ancora la ballerina, lui ha subito precisato che la sua priorità erano le figlie: “Io ero guardinga, era diventato padre così giovane, a 21 anni… Ho saputo dopo che per le figlie aveva rinunciato a trasferirsi al Milan e al Napoli. Federico lo risposerei ogni mese. Di lui mi colpì una lettera. Quando morì mia nonna paterna, Eleonora, mi scrisse di capire la mia sofferenza, e che la famiglia era un punto fondamentale per lui”.
“Ora fa il dirigente sportivo alla squadra di Vicenza, io vivo a Roma con i figli. Ci vediamo il fine settimana. Il problema è che non sono una che ama il telefono. Ci mandiamo tanti messaggi, anche per farci forza. Una situazione non facile. Ci siamo frequentati, dopo un anno mi ha chiesto la mano, nella mia casa di Parigi, a Montmartre. Aveva acceso non so quante candele. Io temevo che prendesse fuoco tutto”.
“Ho detto subito sì, hai visto mai che non me lo chiedeva più” ha scherzato Eleonora Abbagnato.