“Canzoni oscene e pornografiche”: Ed Sheeran e Ariana Grande censurati in Indonesia
Il governo del paese ha deciso di trasmettere 85 canzoni, di cui 17 hit pop occidentali, solamente tra le 22 e le 3 di notte per limitare "le influenze straniere negative"
“I’m in love with the shape of you. I’m in love with your body”, canta Ed Sheeran. Una delle sue canzoni più popolari e successo mondiale, Shape of You, non sarà più trasmessa durante le ore del giorno dalle radio dell’Indonesia. Il contenuto è considerato pornografico: da qui la decisione di mandare on air la hit solo tra le 22 e le 3 di notte. Non è il solo testo a passare sotto la scure della censura del paese: nella lista, insieme a 85 canzoni tra cui 17 hit pop occidentali, compare anche Love me harder di Ariana Grande e That’s What I Like di Bruno Mars.
La decisione è stata presa dalla Commissione radio televisiva della provincia di Giava Occidentale per limitare “le influenze straniere negative”.
Nel paese, la più grande nazione a maggioranza musulmana del mondo, già vige una legge sulla pornografia, anche se i governi locali spesso emettono norme locali ispirate alla legge della sharia. A ottobre 2018, da alcune provincie dell’isola di Giava erano state richieste politiche territoriali per contrastare quella che viene percepita come “la minaccia LGBT”.
Come denunciato da un report di Human Rights Watch, sono stati emanati decreti locali che mirano a fare consegnare alle autorità liste di presunti uomini gay e bisessuali per aizzare all’odio nei confronti delle persone LGBT.
Ed Sheeran, che terrà a Giacarta un concerto il prossimo 3 maggio, non ha ancora commentato il provvedimento.
In Indonesia si verificano con frequenza episodi di intolleranza verso la comunità LGBT. Negli scorsi mesi, al centro delle polemiche c’era stato Instagram, accusato dai leader religiosi del paese di “veicolare oscenità”. Le critiche erano iniziato dopo la pubblicazione sulla app di messaggi che spingevano a sostenere i diritti degli omosessuali. Nel paese era infatti apparso un account, chiamato @Alpantuni, che pubblicava post i quali esortavano gli indonesiani a manifestare una “maggiore tolleranza” nei confronti della comunità lesbica e omosessuale.
Dopo le manifestazioni di proteste organizzate dagli imam locali, il profilo Instagram era stat rimosso ma i leader religiosi locali avevano continuano a parlare di Instagram come di un simbolo di “perversionee pornografia” che incoraggerebbe la “sodomia” e la “degenerazione dei costumi”.