I quattro casi in cui gli psicologi possono violare il segreto professionale
Psicologi, psicanalisti e dottori hanno l'obbligo deontologico di rispettare il segreto professionale tra loro e i pazienti, eppure esistono alcune eccezioni alla regola. Ecco quali
Nel mondo esistono diversi lavori che devono rispettare il cosiddetto segreto professionale, cioè l’obbligo normativo di non rivelare o pubblicizzare le informazioni e i dati sensibili che si conoscono di una determinata persona.
Uno di questi lavori è lo psicologo, che per svolgere in modo corretto, ma soprattutto efficace , la sua professione, deve rispettare l’importanza del patto di riservatezza che nasce dalla prima visita tra un medico e il suo paziente.
Esistono, però, almeno in ambito psicologico, quattro eccezioni alla regola, in cui lo psicologo può – anzi deve – rompere il segreto professionale che lo lega al paziente. Le ha elencate lo psicologo guatemalteco Hary Winther Rojas in un articolo della rivista psicologica Psicología y Mente.
Le quattro eccezioni per cui gli psicologi possono interrompere il segreto professionale
Abuso sessuale e fisico
Gli abusi sessuali, fisici e psicologici, sono piuttosto comuni e, il più delle volte, le vittime hanno paura di parlarne, preferendo il silenzio. I casi più complessi sono quelli in cui i protagonisti degli abusi sono bambini molto giovani.
In caso di presunta violenza sessuale, lo psicologo deve avere la lucidità di indagare, analizzare e verificare se l’abuso è avvenuto realmente. Nel momento in cui il terapeuta scopre che tale abuso sta, effettivamente, accadendo, è suo dovere informare i genitori.
Ma il colpevole, spesso, può essere proprio un componente della famiglia, che agisce indisturbato sotto gli occhi di tutti. In questi casi, la normativa cambia di paese in paese, ma certamente lo psicologo ha il compito di avvisare gli altri familiare e le autorità competenti.
Suicidio
Un altro caso molto comune riguarda i pazienti affetti da depressione, in particolare la depressione patologica grave.
Coloro che soffrono di un disturbo depressivo maggiore, di solito, presentano alcune caratteristiche comuni come tristezza, disperazione, perdita di energia, perdita o aumento di appetito, difficoltà ad addormentarsi e pensieri o atti suicidi.
Tali pazienti possono avere delle vere e proprie crisi se non seguono il trattamento psicoterapeutico appropriato, e se non prendono gli antidepressivi adeguati, e in questi casi il comportamento da adottare è quello di collaborare e comunicare con la famiglia.
Processi giudiziari
Agli psicologi può capitare di avere a che fare con pazienti impegnati in un processo. Ciò significa che a un certo punto potrebbe essere necessaria la loro presenza e la loro testimonianza, a costo di infrangere il segreto professionale.
Capita spesso che si possa arrivare a questo punto, e questo situazioni complesse mettono a dura prova tutti gli psicologi.
Situazioni di rischio
Qualsiasi situazione che metta in pericolo la vita del paziente o di altre persone a lui vicine costringerà lo psicologo o lo psicoterapeuta a rompere il segreto professionale, indipendentemente dal fatto che ciò avvenga nell’ambito di un processo giudiziario oppure no.