Dall’astinenza sessuale a un figlio in arrivo: ecco l’annuncio di Diego Fusaro e Aurora Pepa
Il filosofo rivela: "Avrà un nome patriottico. Se sarà femmina si chiamerà 'Italia' o 'Patria'
“Io e Aurora aspettiamo un figlio. C’è chi come me resiste ai dettami della mondializzazione che ci vuole tutti sradicati, atomizzati e ridotti a una vita senza prospettive. Qui invece la vita genera vita e si procede a una nuova generazione di combattenti contro il turbocapitalismo”. Il filosofo Diego Fusaro si scatena a La Zanzara su Radio 24 e rivela che presto aspetterà un figlio dalla moglie giornalista.
“È un figlio certamente concepito contro il turbocapitalismo – racconta Fusaro – perché la famiglia è un avamposto resistenziale contro le derive ciniche del turbocapitalismo. Una relazione quella con la mia fidanzata concepita contro i dettami della globalizzazione. Diceva Gramsci che tutto è politica. Anche fare un figlio, non bisogna essere ingenui. Amare, concepire, portare avanti un progetto significa resistere al deserto che avanza che è la mondializzazione nichilista che avanza”.
“Avrà certamente un nome patriottico. Pensavo tra un nome ad alto tasso filosofico come Giorgio Guglielmo Federico, oppure Goffredo come Leibniz, oppure ispirato all’amata patria come Vittorio. Fosse femmina potrebbe andare Vittoria o anche Patria, potrebbe essere un bel nome. Anche Italia”. “Oggi – continua – il nuovo ordine erotico ci vuole isolati sradicati consumisti e senza famiglia. Amare e creare un figlio significa resistere alla globalizzazione”.
Solo qualche tempo fa la Pepa aveva dichiarato di non aver mai fatto l’amore: “Sono vergine non solo di segno zodiacale. Lui legge solo Hegel, è un po’ noioso”. La giornalista 28enne raccontava: “La nostra giornata tipo è questa: lui si sveglia, si mette a studiare, io cucino per lui, pulisco per lui, stiro le sue camicie. Sottomessa? Sì, esatto”. Leggi di più.
A tali dichiarazioni, Fusaro aveva risposto seccato sui social: “Una massa di creduloni che se le bevono tutte. Oggi vi abbiamo dato prova di chi sono i giornalisti e di come funziona la società dello spettacolo. La fantasia al potere”.